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lunedì 19 novembre 2012 15:00

Gaza: ecco come è cominciata!

In un articolo sul New York Times il mediatore per il rilascio di Gilad Shalit svela tutta la miopia con cui Israele ha dato il via al nuovo conflitto di Gaza.

Gershon Baskin ne è convinto: Israele ha commesso un errore strategico quando ha scelto di dare inizio al nuovo conflitto a Gaza. Ecco perché.

Quale mediatore incaricato da Israele di favorire il rilascio del soldato israeliano Gilad Shalit, detenuto a Gaza per anni da Hamas prima del rilascio nello scorso anno, Gershon Baskin è stato coinvolto con Hamas, direttamente. E sostiene che l'obiettivo strategico israeliano da anni a questa parte, porre termine al lancio di razzi da Gaza, non è stato mai centrato perché era sbagliata la strada perseguita: serviva un protocollo bilaterale da firmare con Hamas, che comprendesse una serie di garanzie precise, da entrambe le parti, per garantire una tregua duratura.

Il generale al-Jabari, capo del braccio militare di Hamas, non era un uomo di pace, ha scritto sul New York Times Gershon Baskin, ma l'interlocutore giusto, quello che era giunto alla conclusione che una prospettiva del genere serviva anche ad Hamas, e a Gaza. Per questo proprio lui, al-Jabari, aveva portato Shalit, di persona, fuori da Gaza, nel giorno del suo rilascio. 

Pochi giorni fa, quando Israele lo ha eliminato, il generale al-Jabari aveva ricevuto una proposta dettagliata di garanzie e verifiche reciproche, internazionalmente garantite, per porre termine alle periodiche fiammate di razzi e bombardamenti che dilaniano Gaza da anni.

Al-Jabari era l'interlocutore giusto per far approvare quel memorandum, ma qualcuno nel governo israeliano ha deciso di farlo eliminare, proprio nel giorno in cui riceveva quel circostanziato memorandum. E adesso chi darà le garanzie che lui aveva dimostrato di poter dare e far rispettare? Questo l'interrogativo che spinge Baskin a sostenere che Israele ha commesso un errore strategico e drammatico, decidendone l'eliminazione. 

Quel circostanziato memorandum prevedeva, tra l'altro,che se Israele avesse identificato qualcuno in procinto di lanciare un razzo e lo avesse eliminato, non avrebbe violato il cessa-il-fuoco.