znetitaly.org – 20 nov - Nel buio della notte, il 14 novembre, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è incontrato per discutere il bombardamento di Gaza a opera di Israele. Dato che le elezioni a Israele sono all’orizzonte, la Forza di Difesa Israeliana ha eseguito l’assassinio extra-giudiziale di Ahmad Jabari, capo di Hamas che solo poche ore prima aveva ricevuto una bozza di un accordo di tregua permanente  con Israele (secondo Nir Hasson di Haaretz). L’assassinio di Jabari  è stato seguito da un fuoco di fila  dell’aviazione e  dalle navi da guerra di Israele. Pochi razzi sono stati sparati da Gaza che però hanno avuto un effetto irrilevante. La guerra contro Gaza non si svolge tra due forze armate, dove ognuna porta alta la bandiera di una nazione; è una guerra tra una importante potenza militare  e la popolazione  che essa ha occupato, i cui mezzi erano di solito gli attentatori suicidi e che ora è passata ai razzi imprevedibili ( spinti  da zucchero e nitrato di sodio, un concime , e resi mortali dal tritolo e dal nitrato di urina, un altro concime. La maggior parte dei razzi lanciati negli scorsi due  giorni sono stati intercettati  dal sofisticato sistema israeliano Iron  Dome. I palestinesi non hanno questa fortuna: hanno affrontato i caccia reattori  F16  creati dagli Stati Uniti  e gli elicotteri Apache e  non hanno sistemi di difesa.


infoaut.org - 23 Nov - La tregua siglata al Cairo prevede il cessate il fuoco da entrambe le parti, facendo tirare un sospiro di sollievo alla popolazione di Gaza, ma la situazione resta ovviamente complessa e tutt’altro che pacificata. Nell’accordo è infatti anche previsto un generico allentamento dei blocchi ai valichi di frontiera cui Gaza è sottoposta da anni da parte israeliana ma nelle ore seguite alla tregua è stato subito chiaro che questa ha segnato la fine delle bombe ma non porterà certo ad un mutamento radicale della condizione di assedio cui la popolazione di Gaza è costretta … le bombe sganciate da Israele hanno continuato ad esplodere fino a pochi minuti prima della firma dell’accordo e gli otto giorni dell’operazione ‘Pillar of clouds’ lasciano un bilancio di più di 160 morti e il territorio della striscia nuovamente martoriato dai segni della guerra.