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21 novembre 2012

Netanyahu a proposito del cessate il fuoco
di Benjamin Netanyahu
traduzione di Giuseppe Volpe

Dichiarazione congiunta di Netanyahu alla conferenza stampa del 21 novembre con il ministro degli esteri e il ministro della difesa – Operazione Pilastro di Difesa – Cessate il fuoco

“Cittadini d’Israele,

otto giorni fa Israele si è impegnato nell’operazione Pilastro di Difesa. Il Governo ha deciso di lanciare l’operazione dopo che l’aumento della frequenza, negli ultimi mesi, degli attacchi terroristici lanciati da Gaza. Ho annunciato che avremmo risposto con forza a tali attacchi quando lo avessimo considerato appropriato. Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo elevato alle organizzazioni terroristiche.

Le organizzazioni terroristiche pensavano che avremmo evitato un’azione offensiva contro di loro; si sbagliavano. Abbiamo colpito i loro alti comandanti, abbiamo distrutto migliaia di missili che erano puntati contro il Sud e la maggior parte dei quali era diretta verso il centro di Israele e abbiamo distrutto le strutture di controllo di Hamas. Devo dire che abbiamo fatto questo con il forte appoggio delle principali autorità della comunità internazionale.

Desidero ringraziare, in particolare, il presidente Obama per il suo risoluto sostegno alle azioni di Israele, alle sue operazioni e al diritto di Israele all’autodifesa. Lo ringrazio anche per aver appoggiato i sistemi dello scudo missilistico. Ringrazio il Segretario di Stato, Hillary Clinton, ed esprimo la mia gratitudine agli egiziani per i loro sforzi nel raggiungere il cessate il fuoco.

In una telefonata di questa sera con il presidente Obama, mi sono dichiarato d’accordo con lui sul fatto che dovremmo concedere una possibilità al cessate il fuoco, al fine di rendere possibile una tregua nella situazione e permettere ai nostri cittadini d’Israele di tornare alla normalità. Abbiamo perciò deciso, il presidente Obama e io, che gli Stati Uniti e Israele avrebbero collaborato per combattere il contrabbando di armi alle organizzazioni terroristici, armi che provengono virtualmente tutte dall’Iran.

Dal giorno in cui lo stato d’Israele è stato fondato ha dovuto affrontare sfide complesse in Medio Oriente e tutti possiamo constatare che queste sfide si sono fatte più complesse negli ultimi pochi anni. In queste condizioni dobbiamo guidare questa nave, lo stato d’Israele, con saggezza e responsabilità, tenendo conto di tutte le considerazioni, militari e politiche. Questo è ciò che fa un governo responsabile ed è ciò che noi abbiamo fatto qui: abbiamo fatto uso della nostra forza militare applicando nel contempo considerazioni politiche.

Ora, io mi rendo conto che ci sono cittadini che si attendono un’iniziativa militare più forte e potremo benissimo doverla attuare. Ma al momento, la cosa giusta per lo stato d’Israele è esplorare a fondo questa possibilità di raggiungere un cessate il fuoco a lungo termine. Da primo ministro ho la responsabilità, ed è la responsabilità più elevata, di compiere i passi giusti per garantire la nostra sicurezza. E’ ciò che ho fatto e ciò che continuerò a fare. Nel corso dell’ultima settimana Israele ha subito molte perdite. Per conto del popolo intero esprimo le mie condoglianze alle famiglie e auguro ai feriti una pronta guarigione.

Desidero ringraziare i miei colleghi, il ministro della difesa Ehud Barak e il ministro degli esteri Avigdor Lieberman. Abbiamo collaborato come una squadra, in pieno accordo. Ringrazio anche il Forum Ministeriale dei Nove, il Gabinetto e il Governo, per aver operato – ciascuno nel proprio ambito di responsabilità – nell’interesse dei cittadini d’Israele. Apprezzo anche le fazioni dell’Opposizione e le fazioni nella Knesset per essersi schierate con noi e aver dichiarato il loro sostegno. Ringrazio il capo di stato maggiore, generale di corpo d’armata Benny Gantz, il capo dello Shin Bet, Yoram Cohen, il direttore del Mossad, Tamir Pardo e tutti i loro collaboratori per i loro sforzi eccezionali nel conseguire i nostri risultati nel Pilastro di Difesa.  Per conto del popolo d’Israele ringrazio i comandati e i soldati dell’esercito israeliano, i piloti, gli operatori e gli sviluppatori dello scudo missilistico, i membri dei servizi segreti, tutti i membri dei servizi di sicurezza e i riservisti, che hanno lasciato le loro famiglie e sono immediatamente accorsi a fare il loro dovere.

Esprimo apprezzamento ai sindaci e ai capi dei consigli regionali per aver dimostrato leadership ed equilibrio sul Fronte Interno e, soprattutto, saluto voi, cittadini d’Israele. Abbiamo un esercito forte; abbiamo un popolo forte. Sono fiero di essere il vostro primo ministro.”


Da Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

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Fonte: http://www.jewishpress.com/news/breaking-news/prime-minister-netanyahus-official-statement-on-the-cease-fire/2012/11/22/?src=ataglance

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