"Nel frattempo stiamo vivendo in uno stato che non ha assolutamente nulla a che fare con la democrazia. Noi che non siamo cresciuti con la democrazia e a cui nessuno può insegnare i valori della democrazia stessa, che siamo stati educati a pensare che lo sfruttamento, il saccheggio, le bugie, la discriminazione e il massacro siano l'essenza stessa della democrazia, abbiamo bisogno di ammettere apertamente che stiamo vivendo e abbiamo sempre vissuto in uno stato di apartheid che rappresenta un pericolo per tutti noi" Nurit Peled El Hanan


Gilad
Un Tributo al Professore Richard Falk
di Gilad Atzmon

Haaretz - 30.12 - Con una sentenza unanime, l'Alta Corte di Israele ha stabilito che Balad MK Hanin Zouabi sarà in grado di correre alle prossime elezioni israeliane, rigettando così una decisione del Comitato Centrale per le Elezioni in Israele di squalificare l'araba israeliana per la sua partecipazione alla flottiglia per Gaza del maggio 2010.

La palestinese Zoaubi espulsa dalle elezioni
La Commissione Elettorale israeliana esclude la Zoaubi: cavilli legali e precedenti. Odiata dalla destra israeliana, partecipò alla Freedom Flottilla 2010.

al-akhbar.com - Sat, Dec 22  - “We live in a Jewish state, and Jerusalem is the capital of Israel. The Western Wall is not occupied territory. We will build in Jerusalem because this is our right. What the UN says doesn't interest me,” Netanyahu told Israel's Channel 2.

Confusione ai vertici della politica israeliana: Netanyahu accusa il mondo di favoritismo verso i palestinesi, Peres invoca i negoziati. E la UE pensa a misure anti-Tel Aviv.

haaretz.com - 16.12.12  - If you vote Bibi, you vote Hamas. The romance between Netanyahu and Hamas began in 1996. Without Hamas, Netanyahu would not have been elected prime minister. Benjamin Netanyahu needs Hamas. He needs Hamas desperately. If there were no Hamas, Netanyahu would have to invent it. He desperately needs a strong Hamas in order to avoid a peace process, and he is doing everything he can to strengthen Hamas. Even his military actions, which appear to hurt Hamas, actually serve its long-term interests.

http://www.haaretz.com - Dec.03, 2012  - Giovedi due yarmulke vestiti da ragazzi sono andati al centro di arruolamento delle Forze di Difesa di Israele a Tel Hashomer a distribuire volantini che promuovono attacchi di rappresaglia contro i palestinesi e sollecitando le reclute a rifiutare gli ordini che contraddicono la legge ebraica ... I volantini invitavano le reclute ad unirsi al movimento che si fa chiamare "L'arruolamento nella fede" la cui missione è di aiutare i soldati nelle fasi di arruolamento dell'esercito e nel resto del servizio militare ... come comportarsi in situazioni in cui gli ordini dell'esercito siano in contraddizione con la legge ebraica. ...leggi quì

Israele è isolato: se ne prenda atto e si agisca di conseguenza. Gli errori di Gerusalemme

Inutile negarlo, il riconoscimento alla Palestina dello status di “Stato osservatore non membro” è la prova palese che Israele è diplomaticamente isolato. E’ un errore clamoroso del mondo filo-arabo e non, un errore che costerà caro prima di tutto ai palestinesi.

L’attacco di Israele contro Gaza: tutt’altro che legittima difesa

di Jérome E. Roos

Il “Principe delle Tenebre” spiega: “Gaza è solo l’aperitivo”

a cura di S. Fait

theatlantic.com - Nov 21 2012 - Il fuoco pesante sul sud di Israele e Tel Aviv rafforza la tesi del Ministro della Difesa Ehud Barak, secondo cui la resistenza terrorista di Gaza, sostenuta da un Iran nucleare, dimostra l'urgenza di fermare l’Iran. Se gli Stati Uniti vacillano nel trattare con l'Iran, Israele non esiterà ad agire unilateralmente. Hamas e la Jihad islamica non sono una minaccia immediata per la sicurezza di Israele, l'operazione israeliana a Gaza prepara il terreno per un obiettivo più ambizioso: l'Iran. Con la tregua s’interrompe il ciclo della violenza, le elezioni generali israeliane sono proprio dietro l'angolo. Con una vittoria agevole per il blocco dei falchi e un fronte rilassato a sud, il percorso verso Teheran resta aperto.

Dichiarazione congiunta di Netanyahu alla conferenza stampa del 21 novembre con il ministro degli esteri e il ministro della difesa – Operazione Pilastro di Difesa – Cessate il fuoco

Cittadini d’Israele ...


irib.ir - Venerdì, 23 Novembre 2012 - TEL AVIV – Benjamin Netanyahu è sempre più nell'occhio del ciclone per la sconfitta rimediata nell'ultima operazione ai danni di Gaza. Secondo il quotidiano Daily Mail, ad aggravare le condizioni del premier sionista una foto di un gruppo di soldati dell'esercito israeliano che con i loro corpi formano la scritta ebraica che significa "Bibi il perdente", un chiaro messaggio al premier. Intanto in Israele alcuni gruppi politici hanno chiesto di incriminare i soldati apparsi nella foto mentre altri sostengono che "Bibi" è davvero un perdente e che i soldati non hanno colpa.

La guerra eterna di Israele
di Prof. Giuseppe Casarrubea
Dalla nascita dello Stato di Israele a oggi, l’intera umanità ha assistito, e chissà per quanto tempo ancora dovrà farlo, a una sequenza senza fine di stragi. Frutto di guerre persistenti e cronicizzate, come un male incurabile. Hanno tolto ogni senso alla ragione e hanno reso plausibile quasi un’incoscia volontà primordiale di autodistruzione ...
Obiettivo Teheran
di Vittorio Zucconi
Si scrive Gaza, ma si pronuncia Teheran. Si scrive con il sangue dei bambini, come sempre, anche la nuova pagina dell'odio senza fine. È l'Iran, non i missili di Hamas o la rappresaglia di Tsahal, l'esercito israeliano, l'obbiettivo al quale guardano gli attori di una nuova edizione della interminabile strage.
palestinarossa.it - 19 nov - In un editoriale sul Jerusalem Post, Sharon Jr ha chiesto di bombardare a tappeto Gaza, invocando Hiroshima come esempio. Michael Ben-Ari, parlamentare israeliano, invece ha urlato di volere 2.000 morti a Gaza, mentre attorno a lui altri fanatici invocano l’espulsione da Israele dei cittadini di sinistra. Questi sono i sostenitori della “democratica” in Israele che discutono che fare per “difendere” Israele dai bruti di Gaza. Le parole di Sharon: “I residenti di Gaza non sono innocenti, hanno eletto Hamas. Non sono ostaggi, hanno scelto liberamente e devono sopportarne le conseguenze“, non sono altro che un’autorevole confessione del fatto che Israele non sia impegnato nella repressione di “terroristi”, ma in una rappresaglia e una punizione collettiva che ha come obiettivo terrorizzare e fare strage indiscriminata degli abitanti di Gaza. Un manifesto della disumanità Israele oggi è quella che si vede e si legge oggi ovunque, ostaggio di fanatici che rifiutano il diritto internazionale e che non hanno alcuna difficoltà a invocare la strage indiscriminata dei palestinesi.

"A Gaza preferisco la prigione"

Natan Blanc, diciannovenne di Haifa, preferisce la prigione all'arruolamento nell'esercito. In una lettera, ha spiegato le ragioni del suo gesto. - ... uccideremo qualche terrorista e prepareremo il terreno per nuove generazioni piene di odio, da una parte e dall'altra. Ma noi, come cittadini ed esseri umani, abbiamo il dovere morale di rifiutarci di partecipare a questo gioco cinico ... -

Un’altra guerra superflua di Uri Avnery
La pace è la risposta. Ma quando la visibilità è oscurata da colonne di nuvole, chi può vederla? 

Cloud Pillar su Gaza? NO. DIO non c’Entra
“Dio non sta con l’esercito potente di uno stato occupante, proteggendolo e difendendolo con le  armi. Quel Dio che ama tutti i suoi figli non sta  assecondando  una strage di civili, a Gaza. Non ha ammantato di nuvole di sicurezza lo scempio di centinaia di civili feriti e di decine di morti in soli pochi giorni”. Forte e chiara la denuncia del comunicato di Pax Christi Italia ...

Dopo 21 anni le porte dei rifugi di Tel Aviv si sono riaperte per accogliere i cittadini e le sirene sono risuonate nuovamente, nel terzo giorno di raid israeliani sulla Striscia di Gaza …

internazionale.it - 16 11 2012 - La nuvola nera che sale nel cielo di Gaza, potrebbe essere una strada alternativa, o anche la prova generale per una guerra contro l’Iran. Tutto dipende da come andranno avanti le cose e la strada è ancora lunga
haaretz - 10:28 am 16.11.12 - Per Netanyahu, l'escalation di Gaza potrebbe aprire la strada per colpire l'Iran … Fino a questa settimana, il primo ministro si diceva orgoglioso di non aver mai guidato Israele in una guerra. Ora potrebbe essere in procinto di scatenarne non una ma due.
Give me a break - By John - 16 Nov 2012 - 09:43PM - Israele non ha il coraggio di attaccare l’Iran, altrimenti l’avrebbero già fatto. Israele sa solo attaccare gente che non ha modo per difendersi, se non con i sassi e le fionde. Codardi.

Perché i soldi dei contribuenti USA vanno a Israele?
Un manifesto pubblicitario enorme – comparso a Sacramento ma parte di una campagna nazionale – spiega che “non ha alcun senso” che i contribuenti statunitensi paghino 8 milioni di dollari al giorno a Israele.


In Sudan il braccio di ferro Iran-Israele
di Emma Mancini
Dopo il raid aereo israeliano a Khartoum, l'Iran invia nel Paese navi da guerra. L'attacco progettato due anni fa quando si scoprì il trattato di difesa tra Sudan e Iran.
Israele avrebbe colpito il Sudan per avvertire l’Iran e Hamas
Attacco di Israele alla fabbrica di munizioni sudanese ‘Yarmouk’: è guerra di informazione

Onu: Richard Falk, boicottare firme coinvolte in costruzione insediamenti israeliani tra cui Caterpillar, HP, Motorola e Volvo
Falk chiede boicottaggio imprese che aiutano colonie, Usa e Israele lo attaccano
Il Rapporteur per i diritti umani nei Territori occupati ha chiesto di boicottare le imprese che partecipano alla colonizzazione di Cisgiordania e Gerusalemme Est

La maggioranza degli israeliani sosterrà l'Apartheid nel caso in cui Israele annettesse i Territori occupati palestinesi. Lo dice un sondaggio effettuato dalla società Dialog

Tensioni tra Sudan e Israele
Nessuna ammissione e nessuna smentita da parte di Israele sul bombardamento aereo contro una fabbrica di armi a Yarmouk, in Sudan

irib.ir - 24 Ottobre 2012 - TEL AVIV – Alcuni istanti fà il Ministro delle Comunicazioni del Sudan ha annunciato che una fabbrica di armi del suo paese è stata bombardata da 4 cacciabombardieri dell'aviazione israeliana. Secondo l'IRIB il Ministro ha definito l'azione una aggressione "illegale" ed "inammissibile" affermando che il suo paese è indipendente e sovrano e che Israele non ha il diritto di bombardare le fabbriche, di armi o di qualsiasi altra cosa, della sua nazione. Il Sudan, tra le nazioni africane indipendenti e non allineate agli interessi di Israele ed Occidente, potrebbe decidere di rispondere all'affronto israeliano, in luogo e tempo debito ... haaretz.com - Jerusalem officials refuse to comment on Israel's possible involvement.

Ali Osman Mohamed Taha vice President of Sudan

Gli israeliani amano gli iraniani e viceversa: storia di una campagna di pace
Su Facebook sono più di 85mila e hanno i volti di giovani, adulti e bambini; uomini e donne; iraniani e israeliani, ma anche di americani, tedeschi, polacchi, libanesi e italiani. Nessuno di loro è pronto a morire in una guerra che non li rappresenta e che non vogliono. “Not ready to die in your war” è il loro slogan che sta facendo il giro della rete ormai da alcuni mesi con un salto dal mondo virtuale a quello reale, visto che per le strade di Tel Aviv, alle fermate dei bus, campeggiano cartelloni pubblicitari con questo stesso motto.

Israele prepara i cittadini alla guerra all'Iran
di Michele Giorgio

Si organizzano i rifugi sotterranei, si fanno esercitazioni di protezione civile. Pronto un sistema di allarme via sms. Netanyahu potrebbe attaccare prima delle presidenziali Usa

Tutte le guerre di Netanyahu
Quando un candidato alle presidenziali americane visita Israele e il suo messaggio chiave è quello di incoraggiarci a perseguire la guerra contro l'Iran, aggiungendo che è "un dovere solenne e un imperativo morale" per l'America schierarsi con il nostro primo ministro guerrafondaio, sappiamo che qualcosa di profondo è cambiato nel rapporto tra Israele e Usa. Avraham Burg

http://www.haaretz.com/
repubblica.it
Aug 3, 2012

L'Iran, Re Bibi e il Popolo Eterno d'Israele

Perché ministri e funzionari della difesa non si alzano in piedi in questo momento, quando è ancora possibile, dicendo: Noi non prenderemo parte in questa visione megalomaniaca, in questa catastrofe messianica del mondo?


Muri in costruzione su tutti i lati della Fortezza Israele
Mentre Israele continua a costruire muri e barriere, gli analisti sostengono che le politiche isolazioniste del paese e la riluttanza a trattare con i palestinesi e con gli altri vicini arabi, se non con la forza, lo predestinano alla catastrofe.
L'antisemitismo di Cui i Media Non Parlano
di Amira Hass

E' Cominciata la Disintegrazione dello Stato Ebraico
di Gilad Atzmon

Non sono né i Palestinesi né il BDS a far crollare lo stato ebraico, sono gli stessi israeliani. È l' ideologia di supremazia e sciovinismo intrinseca nella filosofia e cultura israeliana che rende lo stato ebraico insopportabile per i suoi stessi cittadini, per non parlare poi della popolazione indigena, ovvero i palestinesi.

Israele adotta misure “punitive” contro l’ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari

Che cosa sta davvero avvenendo in Israele?
di Stephen M. Walt

Gli "amici" acritici di Israele hanno contribuito a gettare via autentiche opportunità di pace, a rafforzare gli estremisti e a prolungare il conflitto.


Stephen M. Walt

Come la lobby israeliana erode la sovranità degli Stati Uniti

Dalla stesura delle leggi al finanziamento delle campagne presidenziali, gli israeliani conservatori hanno una forte influenza sulla politica degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti sono un paese sovrano. Una cosa difficile da ricordare.

Israele: chiamiamolo fascismo di Michael Warschawski
I nostri nonni dicevano che se qualcosa sembra un’anatra, starnazza come un’anatra e cammina come un’anatra, allora è un’anatra. Allo stesso modo, possiamo dire che se uno Stato agisce come un regime fascista, promuove leggi fasciste, utilizza termini fascisti e la sua popolazione reagisce in modo fascista, allora quello Stato è fascista.

Israele. Vuoti di memoria collettivi: notte di pogrom contro la comunità africana
di Cecilia Dalla Negra
Minacce di “deportazione” contro gli “infiltrati”, aggressioni, negozi dati alle fiamme: è una notte di pogrom nel quartiere di Hatikva, periferia di Tel Aviv. La violenza arriva dalla destra israeliana, e si rivolge contro la comunità africana. Episodi che si ripetono da settimane, come diretta conseguenza delle politiche del governo Nethanyahu contro i migranti. E di un vuoto di memoria collettivo.  

In fuga da Tsahal: cresce il numero di giovani disertori

Israele, Netanyahu annuncia elezioni anticipate. Poi trova l’intesa con Kadima

di Joseph Zarlingo

La Knesset aveva già iniziato l’iter per il suo scioglimento, e il premier era deciso di tornare al voto per "assicurare a Israele maggiore stabilità". Al centro dell'accordo il nodo Iran: il primo ministro non è riuscito a persuadere la Casa Bianca su un attacco preventivo

nena-news - 27 aprile - Mercoledì sera 15 attivisti di Zochrot intendevano distribuire nelle strade di Tel Aviv volantini sugli oltre 400 villaggi palestinesi distrutti durante e dopo la fondazione di Israele nel 1948, ma sono stati bloccati per quattro ore dalla polizia all’interno degli uffici della loro ong. «Stavamo per lasciare l’ufficio intorno alle 22.30 quando ci siamo resi conto che la polizia aveva circondato l’edificio e chiuso tutte le uscite – ha raccontato al quotidiano “Haaretz” Liat Rosenberg di Zochrot – gli agenti hanno detto che non ci avrebbero consentito di turbare l’ordine pubblico».

InfoPal - 26/4/2012 - Un movimento estremista israeliano, Im Tirzu Movement,  ha lanciato l’appello per assassinare gli studenti palestinesi che frequentano la Hebrew University. La proposta omicida vuole essere una risposta alla manifestazione di solidarietà con i detenuti palestinesi organizzata dagli studenti connazionali. “Nell’anniversario della indipendenza di Israele, solidarietà con i terroristi” “Al rogo!” “Bisogna farli fuori”, “Andate a Gaza”, “Terroristi”, “Questa è un’università ebraica, non araba”

Al-Quds - Gerusalemme – InfoPal - 23/4/2012 - Come accade all’inizio di ogni mese del calendario religioso, anche ieri realtà ebraiche hanno organizzato “la marcia delle porte”, prendendo d’assalto il cuore di al-Quds (Gerusalemme) fino a giungere all’ingresso della moschea di Al-Aqsa. Dalle 7 di sera, ora locale, fino a tarda notte, i manifestanti israeliani hanno marciato percorrendo la città vecchia di Gerusalemme, cantando slogan razzisti contro musulmani e palestinesi e portando bandiere raffiguranti il Tempio ebraico. Ad organizzare queste marce è una coalizione di gruppi ebraici la cui missione è la promozione della costruzione del Tempio in sostituzione della moschea di Al-Aqsa. Ieri erano presenti 200 israeliani, soprattutto giovani e, preventivamente, le forze d’occupazione israeliane hanno ordinato agli esercenti palestinesi di chiudere i negozi per permettere la sfilata di estremisti israeliani.

Israele: Cosa Significa Essere un “Refusnik”

di Roberto Prinzi

Alon Gorman, L’idea del mio gesto è quella di non cooperare con l’Occupazione.

Noam Gur
A radical Feminist, a Vegan, a Leftist , a Queer, and in my good days  a Geek. Eating and sleeping in northern Israel. 

“Non sarò parte di questi crimini”: parla una refusenik di Jillian Kestler-D’amours
Israele, sta commettendo crimini di guerra e crimini contro l’umanità, dalla Nabka ad oggi. Non credo di appartenere a questo posto. Non credo di poter personalmente prendere parte a tali crimini

Ashton-Israele, una tempesta in un bicchier d’acqua
di Gideon Levy

La dichiarazione dell’Alta rappresentante per la politica estera dopo la strage di Tolosa ha scatenato reazioni spropositate in Israele. Insistere col vittimismo è inutile controproducente.

Cisgiordania:
Rapporto Ue Condanna Violenza Coloni
di Michele Giorgio

Ma l’Olanda non lo sottoscrive e per un anno ha cercato di impedirne la pubblicazione. Si sono triplicati negli ultimi tre anni gli abusi e le aggressioni compiute dai settler

Vi riporto l`intervento lucido e tragico  di Nurit Peled El Hanan, Premio Sackarov del Parlamento Europeo.
Luisa Morgantini
Associazione per la Pace


Praticando la disobbedienza civile
Conferenza di donne Palestinesi e Israeliane
del 10 marzo 2012
Intervento  di Nurit Peled-Elhanan

La crisi del sionismo e i dilemmi del potere
(linkto: New York Times and read)
“Israele, scrive giustamente Peter Beinart’s nel suo libro The crisis of Zionism, è una democrazia all’interno della Linea verde, ma ‘in Cisgiordania è una etnocrazia, un luogo dove gli ebrei godono dei diritti di cittadinanza e i palestinesi no’”. Un articolo di Roger Cohen.

Custode di Terra Santa a Shimon Peres: Fermare il vandalismo delle scritte ebraiche contro le chiese

di Joshua Lapide


Israeliani scrivono ‘Morte ai cristiani’ sui muri della chiesa di San Giovanni Battista
Attacco a Scuola Arabo-Ebraica che Spiega la Nakba
di Michele Giorgio

Graffiti di estremisti ebrei su un monastero: ‘Morte ai cristiani’

Infopal. - 9/2/2012 - Il rabbino Shmuel Shapiro, ha dichiarato pubblicamente che la Striscia di Gaza e al-‘Arish: “Sono due territori parte integrante della Grande Israele, come si legge nei testi sacri, dove si descrivono i confini della terra di Kan’an. Tutta la costa ad ovest di Gaza (fino al a-‘Arish) e fino al fiume Eufrate lo sono”.Anche il ministero per l’Istruzione israeliano avrebbe dato il via libera alla propaganda della “Grande Israele” nelle proprie scuole.

Turbati, illegali, irrisolti: i coloni israeliani in terra straniera
“L’occupazione e la confisca di terreni palestinesi, la fondazione, su tali terreni, di insediamenti, la colonizzazione di quella terra, e il collegamento di tali insediamenti (circa 200) tra loro per mezzo di autostrade, sulle quali i palestinesi non possono transitare, e che spesso non possono nemmeno attraversare. La persecuzione dei palestinesi sotto l’occupazione: tutto ciò rappresenta uno dei peggiori esempi di deprivazione dei diritti umani”.


L’Inesorabile Avanzata Verso una Israele Più Grande
di Patrick Seale

In costante assenza di un risoluto intervento internazionale, lo scenario più probabile è che Israele cerchi di consolidare l’occupazione su più del 40% della West Bank, compresa la Valle del Giordano, espandendo le colonie o con altre forme di annessione definitiva.
Valle Giordano, Sopravvivenza a Rischio
di Marta Fortunato

Israele Ha Bisogno di Demolitori di Blocchi
di Uri Avnery

Ironicamente si potrebbe dire che gli Stati Uniti non hanno una politica estera, solo una politica interna israeliana

Israele, la Nakba Senza Memoria
di Giorgia Grifoni



"Assassinare Obama è una possibilità" l'assurda provocazione di un giornale
di Federico Rampini

Assassinare Barack Obama ?
di Chami Shalev

http://www.haaretz.com - Published 03:44 21.01.12 - Le tre opzioni di Andrew Adler per tutelare la sicurezza di Israele: la prima è di lanciare un attacco preventivo contro Hamas e Hezbollah, la seconda è di attaccare le installazioni nucleari iraniane e la terza, dare il via agli agenti del Mossad negli stati uniti di tirar giù un presidente considerato ostile ad Israele in modo che il vice presidente che prenderebbe il suo posto possa imporre agli stati uniti una politica che aiuti lo stato ebraico a distruggere i suoi nemici. Adler prosegue scrivendo: Si hai letto bene la terza è l’ordine di colpire in presidente in modo da preservare l’esistenza di Israele. Pensaci su. Non credi che questa insondabile idea possa essere stata discussa nei circoli più esclusivi di Israele?

Il “razzismo” della Corte suprema israeliana
di Joshua Lapide

Israele, Democrazia a Meta’
di Giorgia Grifoni

Risveglio Morale di un Maturando
di Gilad Atzmon