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martedì 1 ottobre 2013 12:11

Gaza, morti ignorati

Stretta di nuovo in un rigido blocco israelo-egiziano, la Striscia subisce uno stillicidio di vite umane. Ieri sera i soldati israeliani hanno ucciso un altro palestinese

Gaza, 1 ottobre 2013, Nena News - Nel disinteresse totale della comunità internazionale si consuma il dramma di Gaza, stretta di nuovo un rigido blocco israelo-egiziano che rischia di strangolare la popolazione civile. Ieri sera un altro morto nella zona di Beit Hanoun, nel nord est della Striscia. Un palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani. Non era un militante armato ma un civile. Si chiamava Houshabe Abou Houshabe, 36 anni, era un civile. L'11 agosto, le truppe israeliane avevano ucciso un palestinese, sostenendo che era stato visto comportarsi «in modo sospetto».

Ieri, prima dell'uccisione di Abou Houshabe, una portavoce dell'esercito israeliano aveva affermato che i soldati israeliani avevano aperto il fuoco contro due palestinesi, nella stessa area, mentre, a suo dire, si accingevano a tagliare le recinzioni di confine e a entrare in Israele. Non è noto se i due siano stati colpiti o siano riusciti a fuggire. 

L'11 agosto, le truppe israeliane avevano ucciso un palestinese al confine con Gaza sostenendo, anche in quel caso, che era stato visto comportarsi «in modo sospetto».

Proseguono nel frattempo le proteste per la chiusura del valico di Rafah per decisione delle autorità egiziane. Domenica centinaia di studenti e di ammalati palestinesi avevano hanno dimostrato a Rafah chiedendo di entrare in Egitto. La chiusura del valico avevano bloccato migliaia di persone a Gaza.

Sabato scorso, solo 62 persone sono riuscite a lasciare Gaza attraverso Rafah, mentre più di 300 persone sono rimaste in attesa di entrare in Egitto. Prima del colpo di stato militare che ha deposto il presidente islamista Mohammed Morsi, ogni giorno una media di 1.200 persone lasciavano Gaza attraverso Rafah. Nena News

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