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11/09/2019

 

"La sospensione del Parlamento soffoca il dibattito sulla Brexit": corte scozzese dichiara illegale la scelta di Johnson

 

Il giudice ribalta la decisione precedente: "La prorogatio è, dunque, illegale e priva di ogni effetto". Il governo ha annunciato che farà ricorso, la Corte suprema si pronuncerà il 17 settembre

 

La Corte d’appello scozzese ha definito “illegale” la decisione di Boris Johnson di sospendere il Parlamento britannico dal 9 settembre al 14 ottobre. Il giudice ha ribaltato così la decisione di primo grado. Per la corte scozzese la scelta di chiudere il Parlamento vìola le norme fondamentali della Gran Bretagna e, si legge sul Guardian, soffoca il dibattito parlamentare sulla Brexit.

 

 La decisione del tribunale: “Prorogatio nulla e priva di effetti. Il governo voleva imporre limiti al Parlamento”

In un passaggio del provvedimento si legge: “La prorogatio è, dunque, illegale e priva di ogni effetto”. Uno dei giudici del collegio, come è riportato nella decisione, ha definito questa sospensione “una tattica per frustrare la Camera dei Comuni” oltre che “un tipico caso di mancato rispetto degli standard normalmente accettati sul comportamento delle autorità pubbliche”. La bocciatura della decisione di Johnson è netta, espressa con termini inequivocabili. In un altro passaggio della decisione si sottolinea: “L’unica conclusione che può essere tratta è che il governo e il primo ministro volevano porre dei limiti al Parlamento”.

 

La reazione del governo: “Sospensione necessaria, faremo ricorso”

Il governo ha annunciato che farà ricorso: “L’esecutivo ha bisogno di portare avanti un importante programma di provvedimenti. La sospensione del Parlamento è la via necessaria e legale per arrivare a ciò”. 

 

La Corte suprema, il più alto tribunale del Regno Unito, ha già fatto sapere che esaminerà il caso il 17 settembre.

 

L’opposizione esulta: “Grande notizia. La Camera dei Comuni venga riconvocata”

Su Twitter arrivano le prime riflessioni degli avversari politici di Johnson: ”È una grande notizia”, ha scritto Ian Blackford, del partito nazionale scozzese. Poi il messaggio a Johnson: “Hai agito in modo antidemocratico. È necessario che reagisca riconvocando il Parlamento”. 

 

La leader dei LibDem e una degli autori del ricorso, Jo Swinson, ha scritto: “La corte scozzese ci ha dato ragione. Avevamo sostenuto che lo shutdown voluto da Johnson fosse illegale e volto a soffocare il dibattito parlamentare sulla Brexit”.

 

 Paul Sweeney, membro del Labour, scrive: “Abbiamo vinto il ricorso! La sospensione del Parlamento è stata giudicata illegale. Ora dovrebbe essere annullata”. Il principale partito di opposizione ha chiesto l’immediata riapertura della Camera dei Comuni. “Credo che per il primo ministro la cosa giusta da fare sia convocare il Parlamento, questo pomeriggio o domattina, così che possiamo tornare a fare il nostro lavoro”, ha detto il ministro ombra laburista per la Brexit, Keir Starmer, ai microfoni di Sky News. Altre voci, come quella del deputato conservatore ribelle Dominic Grieve, o delle altre forze di opposizione, si sono unite alla richiesta del Labour.

 

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