Fonte: http://www.independent.co.uk
http://www.coscienzeinrete.net
02 Aprile 2014

L'Arabia Saudita dichiara terroristi gli atei.
di Adam Whitnall

L'occidente ha fatto finta di esportare democrazia ovunque, ma non si parla mai di Arabia Saudita, uno dei paesi meno democratici e più dispotici del mondo.

In fondo il famigerato Osama Bil Laden era un nobile rampollo saudita, però la guerra l'hanno fatta in Iraq ed Afghanistan...

In questo articolo possiamo vedere un esempio di simpatica apertura mentale e democrazia saudita.

L'Arabia Saudita ha introdotto una serie di nuove leggi che definiscono gli atei come terroristi, secondo un rapporto di Human Rights Watch.

Con una stringa di decreti reali e un nuovo atto legislativo per affrontare il terrorismo in generale, il re saudita Abdullah ha decretato un ulteriore giro di vite su tutte le forme di dissenso politico e proteste che "potrebbero danneggiare l'ordine pubblico".

Le nuove leggi pare siano state introdotte per combattere il crescente numero di sauditi partiti per partecipare alla guerra civile in Siria, molti dei quali pare siano tornati ben addestrati e con idee di rovesciamento della monarchia.

A tal fine, re Abdullah ha emesso il Decreto Reale 44, che criminalizza chi "partecipa ad ostilità al di fuori del Regno" con pene detentive tra tre e 20 anni di reclusione, afferma Human Rights Watch.

Già il mese scorso il Ministero degi Interni saudita aveva diramato un ampio elenco di gruppi che il governo considera organizzazioni terroristiche - tra cui la fratellanza musulmana.

L'articolo uno delle nuove disposizioni definisce terrorista "chiunque incoraggi o diffonda l'ateismo in qualsiasi forma, o metta in discussione i fondamenti della religione islamica su cui si basa questo paese".

Joe Stork, vice-direttore per il Medio Oriente ed il Nord Africa di Human Rights Watch, ha detto: "Le autorità saudite non hanno mai tollerato critiche alle loro politiche, ma queste recenti leggi trasformano quasi qualsiasi espressione critica o associazione indipendente in crimini di terrorismo.

Ha detto inoltre che "Questi regolamenti distruggono ogni speranza che re Abdullah intenda aprire uno spazio per il dissenso pacifico o per gruppi indipendenti".

Human Rights Watch sostiene che i nuovi regolamenti sono stati anche una battuta d'arresto a campagne per la tutela e il rilascio di un certo numero di prominenti attivisti per i diritti umani, attualmente in carcere in Arabia Saudita. 

L'organizzazione ha detto che le nuove disposizioni contro il "terrorismo" contengono un linguaggio che i pubblici ministeri e giudici già utilizzano per perseguire e condannare attivisti indipendenti e dissidenti pacifici.

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