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31/07/2014

Dure critiche per bombardamento scuola Unwra ma offensiva Israele continua

Secondo l’Onu si è trattato di una grave violazione del diritto internazionale. Ma se le critiche contro la campagna militare di Israele a Gaza non fanno che aumentare dopo il bombardamento, ieri, di una scuola gestita dall’Unrwa, l’operazione dello Stato Ebraico non si ferma se non per una perziale tregua umanitaria.

“La gente di Gaza non ha nessun posto dove andare. Quindi quando cominciano i combattimenti non hanno nessun confine oltre il quale mettersi al riparo” dice Pierre Kraehenbuehl, responsabile dell’Agenzia Onu per il Soccorso e l`Occupazione dei profughi palestinesi. “Ma se l’ultimo rifugio che gli viene offerto, gli edifici scolastici che devono essere luoghi sacri rispettati da tutti, viene violato, questo è intollerabile e il mondo intero deve rendersene conto”.

L’attacco alla scuola ha fatto tuonare il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon che ha sottolineato come la posizione esatta dell’edificio, a Jabaliya, fosse stata comunicata a più riprese all’esercito israeliano. Ieri intanto ad essere colpito è stato un mercato a Shejaia, quartiere Est di Gaza City: almeno 17 le vittime che complessivamente, dall’inizio dell’offensiva israeliana nella Striscia, sono oltre1.300.

Shejaia è la stessa zona nella quale l’esercito israeliano, rifornito di munizioni mercoledì dagli Stati Uniti, ha intensificato la ricerca e la distruzione dei tunnel costruiti da Hamas. Alcuni di questi penetrano in territorio israeliano per vari chilometri.

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