Ma’an
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11/10/2014

Religiosi cristiani sollecitano il riconoscimento dello Stato di Palestina

Venerdì, tre religiosi cristiani di spicco in Terra Santa hanno rivolto un appello affinché altri governi europei riconoscano uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale.

La richiesta dei prelati cattolico, greco-ortodosso e luterano – tutti Palestinesi – è giunto dopo che il membro svedese alla UE, la settimana scorsa, ha annunciato l’intenzione di riconoscere lo Stato palestinese, suscitando la rabbia di Israele.

In una lettera aperta, i tre religiosi hanno dichiarato: “Da Gerusalemme, nostra capitale, mandiamo il nostro messaggio urgente al mondo, e in particolare all’Europa: aneliamo alla giustizia e alla pace”.

“Il riconoscimento della Palestina e la definizione dei confini di Israele è il primo passo verso questo obiettivo”.

I firmatari della lettera sono l’ex patriarca latino di Gerusalemme, Michel Sabbah, l’archimandrita greco-ortodosso di Sebastia, Atallah (Theodosios) Hanna, e il vescovo della Lutheran World Federation, il vescovo Munib Younan.

L’attuale patriarca latino, Fouad Twal, non era tra i firmatari.

“Siamo stanchi degli appelli per la ripresa dei negoziati, mentre non riusciamo neanche a raggiungere le nostre chiese a causa di una potenza straniera, e il nostro popolo continua a essere umiliato da un’occupazione indesiderata”, affermano nella lettera.

“L’Europa ha il dovere morale, legale e politico di ritenere Israele responsabile e di sostenere le iniziative non-violente palestinesi per porre fine all’occupazione israeliana, compreso il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale”.

Altri membri dei Paesi della UE che hanno riconosciuto uno Stato palestinese sono la Bulgaria, Cipro, la Repubblica Ceca, l’Ungheria, Malta, la Polonia e la Romania.

Israele, con l’appoggio dei suoi alleati Usa, insiste che uno Stato palestinese può essere raggiunto solo attraverso negoziati tra le due parti.

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