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Nei dialoghi Cina-Santa Sede c’è silenzio sul destino dei preti sotterranei

di Zhao Nanxiong

 

Entro la fine dell’anno, tutti i sacerdoti devono registrarsi per ricevere un certificato che permetta loro di esercitare il ministero. Ma la richiesta deve passare attraverso l’Associazione Patriottica, i cui statuti sono “incompatibili” con la dottrina cattolica.

Pensieri sparsi sugli “imminenti” rapporti Cina-Santa Sede

di Cheng Zhi

 

L’autore è un sacerdote della Chiesa non ufficiale della Cina dell’est. Molti media parlano come se gli accordi fra Pechino e il Vaticano fossero già pronti. I problemi dei vescovi illeciti con amanti e con figli. Il card. Tong e il card. Zen, divisi solo da ottimismo e pessimismo. Dubbi sulla libertà che “l’impero cinese” potrà concedere alla Chiesa.



La comunione
della Chiesa in Cina
con la Chiesa universale

di Card. John Tong

 

Il card. John Tong, vescovo di Hong Kong, spiega con larghezza i motivi che spingono la Santa Sede a continuare a dialogare con Pechino: garantire maggiore libertà religiosa alle comunità cristiane; recuperare i vescovi non ufficiali e imprigionati; recuperare i vescovi illeciti. La Lettera di papa Benedetto XVI è “assolutamente valida”.



Le mie perplessità
sul dialogo Cina-Santa Sede e le ricadute
sulla Chiesa cinese

di Card. Joseph Zen Ze-kiun

 

Il vescovo emerito di Hong Kong mette in luce le ambiguità che si trascinano nei dialoghi e nelle aspettative dei rapporti diplomatici fra Cina e Vaticano: l’appartenenza all’Associazione patriottica, che Benedetto XVI definiva “incompatibile” con la dottrina cattolica (e che Francesco ha confermato); i silenzi verso la persecuzione subita da fedeli e sacerdoti; le ambiguità sulle nomine dei vescovi. Una critica al ritorno in auge della Ostpolitik vaticana.

Così due chiese
su 1.500
hanno impedito
al governo comunista
di abbattere
le loro croci

di Leone Grotti

Vaticano-Cina, preoccupazione per il fermo del neo vescovo

di Alessandro Speciale


Cina e Vaticano: reazioni incredule e di sconforto al “voltafaccia” di mons. Ma Daqin, vescovo di Shanghai

di Bernardo Cervellera


Mons. Ma Daqin:
il testo della sua confessione

di Mons. Taddeo Ma Daqin


Confusione e polemiche per
il silenzio del Vaticano sul caso di mons. Ma Daqin di Shanghai

di Bernardo Cervellera

La Cina combatte l'integralismo islamico
nello Xinjiang

di Cecilia Attanasio Ghezzi

La Cina indaga 32 funzionari della regione della Cina occidentale a maggioranza musulmana dello Xinjiang. Sono accusati di aver accettato mazzette in cambio dell'autorizzazione di recarsi in pellegrinaggio alla Mecca. Intanto si intensificano i fermi alla frontiera (852 da maggio dell'anno scorso) e la propaganda per "arginare" l'integralismo islamico.

La rivista
di Al-Qaeda chiede che lo Xinjiang
sia incluso nel califfato islamico

di James Griffiths

Agosto 2014 - 96 uccisi durante le violente repressioni della scorsa settimana nello Xinjiang. I dettagli degli incidenti sono ancora scarsi i giornalisti non sono autorizzati a riferire dalla scena... leggi quà

Chinese Uighurs defy Ramadan ban
By Umar Farooq

The government's attempt to clamp down on religious expression has backfired among Uyghurs.


Esplosioni terroristiche colpiscono
la Cina nello Xinjiang,

mietendo 31 morti e 90 feriti


Chi sono gli uiguri, i musulmani cinesi


Vivono nello Xinjiang, una regione nord occidentale. E chiedono la secessione.

Dossiertibet - Mer, 18/09/2013 - Le autorità cinesi hanno ucciso dodici uiguri e ferito altre 20 persone il 23 agosto, nel corso di un raid contro un presunto campo di addestramento e centro munizioni gestito da un gruppo di circa 30 Uyghurs. L’incursione si è verificata nel villaggio di Jigdejay vicino alla borgata di Kuybagh appena tre giorni dopo che le autorità di Kashgar nella contea di Kargilik, durante un'altra operazione anti-terrorismo, hanno ucciso 22 uiguri, mentre stavano pregando in una casa ai margini della zona desertica.

Uiguri hanno attaccato
una stazione di polizia


Ai mussulmani è vitato digiunare
durante il Ramadan in China

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