Volo russo 7k9268 Kogalymavia

Gli egiziani dicono
No alla propaganda
di al Sisi

middleeastmonitor - Monday, 19 October 2015 - Disperati appelli: I seggi chiudono i battenti dopo la fine del primo giorno delle elezioni parlamentari egiziane, con un'affluenza estremamente debole stimata al 2,27%. Gli attivisti sui social media mostrano i video dei veicoli delle forze armate per le strade di Faiyum con altoparlanti montati su di essi, trasmettere canzoni pro Sisi quali "Bushrat Khair" e "Tislam Al-Ayadi" in un disperato tentativo di sollecitare i cittadini ad andare a votare. Nel video l'esercito può essere visto ballare e chiedere agli elettori di andare alle urne. Uno dei candidati nella zona di Al-Haram è ricorso a distribuire kebab gratuiti e pasti kofta agli elettori per incoraggiarli ad andare alle urne. Nel tentativo di incoraggiare i cittadini ad uscire e dare il loro voto, i golpisti trasmettono immagini e appelli in radio e in televisione, di celebrità, personaggi pubblici, artisti e sportivi famosi che esprimono il loro voto. Dopo aver constatato che i mezzi di adescamento non sono riusciti ad attirare i cittadini alle urne, il governo ha fatto ricorso alle minacce di multe. Una fonte all'interno del Supremo Comitato Elettorale ha sottolineato che quando il secondo giorno di votazione volgerà al termine, i nomi degli elettori che non hanno dato il loro voto saranno inviati all'ufficio del pubblico ministero, al fine di intraprendere azioni legali contro di loro. La fonte ha anche spiegato che coloro che non sono andati a votare, pur avendo i loro nomi iscritti nel registro degli elettori, saranno penalizzati con una multa non superiore a 500 sterline egiziane ($ 63).
Circa 27 milioni di egiziani sono iscritti nel registro degli elettori.

"I cimiteri dei vivi" 40 morti nelle carceri egiziane,
in un mese

Egitto, in due anni emesse quasi 1700 condanne a morte

Forte esplosione colpisce consolato italiano al Cairo

 

Le prime immagini

 

Matteo Renzi sbaglia ad appoggiare Al Sisi

di Francesca Borri

I giornalisti egiziano continuano ad opporsi all’atto del terrore

Chi c’è dietro gli attacchi in Egitto?

middleeastmonitor - Thursday, 02 July 2015 - Un membro del movimento di opposizione algerino Rashad ha avvertito che l'Egitto si sta dirigendo verso un percorso simile a quello che ha portato alla guerra di Algeria nel 1990, provocando la morte e la deportazione di centinaia di migliaia di persone. Mohamed Al-Arabi Zitout, che è anche un ex diplomatico algerino, ha aggiunto che le attuali circostanze regionali e internazionali alla fine si volgeranno a favore della rivoluzione egiziana, anche se prima sarà pagato un prezzo molto alto. Egli ha osservato che alcuni egiziani restano in silenzio, alcuni fuggono dal Paese e altri stanno prendendo le armi contro il governo, fatti che potrebbero tradursi nell'ingerenza di potenze straniere e regionali negli affari del paese. Secondo Zitout, questo ricorda il modello algerino con il ciclo di violenza che conduce organismi di intelligence regionali e internazionali ad intervenire e trasformare il conflitto in una guerra sporca.

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Egitto, tra Stato Islamico e repressione

Ufficiale israeliano accusa Hamas legata allo IS nell’assalto del Sinai

Fratellanza bersaglio fisso

Isis, obiettivo Sinai

 

Egitto, miliziani jihadisti attaccano l'esercito nel Sinai.

middleeastmonitor - Tuesday, 23 June 2015 - Il capo del dipartimento religioso presso il Ministero egiziano delle Dotazioni, Mohamed Abdel Razek, ha annunciato in un comunicato stampa pubblicato Lunedi, che il suo ministero ha intenzione di bruciare tutti i "libri velenosi", e le esegesi, scritte dallo sceicco Hassan Al-Banna, Yusuf Al-Qaradawi, Sayyid Qutb e altri leader e studiosi della Fratellanza Musulmana, così come i libri scritti da altri gruppi islamisti. Il ministro delle Dotazioni, Mohammad Mukhtar Juma, ha emesso Sabato la decisione di esaminare la condotta e l'inventario dei libri nelle biblioteche religiose e pubbliche in tutto il paese, in modo da ripulirle dei libri considerati in contraddizione con la natura tollerante dell'Islam.

La guerra civile imminente in Egitto: cronaca di una morte annunciata

 

di Feras Abu-Helal

In Egypt, thieves fall out

 

By David Hearst

Donne svelatevi

di Majda Abdellah

 

Lo scrittore e giornalista egiziano Cherif Choubachy invita tutte le donne egiziane a togliersi pubblicamente il loro velo per rivendicare l'identità laica dell'Egitto

La primavera dei contadini

 

di I. Errico

Viaggio nel Delta del Nilo tra i contadini che si battono contro la confisca delle terre da parte del governo, e di uomini legati al vecchio e al nuovo regime.

Egyptian army makes leadership changes

DEBKAfile Special Report Apr 13, 2015, 9:56 AM - Domenica 12 aprile il presidente Abdel-Fattah El-Sisi ha fatto piazza pulita dei suoi comandanti antiterrorismo dopo i due attacchi più mortali nel nord del Sinai da parte di Ansar al-Bayt Maqdis, sezione locale dello Stato islamico. Essi hanno rivendicato 13 morti, sette dei quali tra le truppe egiziane, tra cui due ufficiali, e più di 50 feriti. Per arginare gli attacchi e il contrabbando di armi e combattenti, il capo dell'intelligence militare è stato licenziato, il comandante della Marina sostituito, alle forze nel Sinai è stato dato un nuovo alto ufficiale e rafforzata l’amministrazione del Canale di Suez. More>

Così la pensa(va) il generale Al-Sisi sulla democrazia in Medio Oriente

 

Altro che riforma, Al-Sisi stronca il dissenso

 

Il discorso al Cairo del primo gennaio scorso del presidente Abdel Fattah Al-Sisi ha attirato l’attenzione di mezzo mondo, con il suo forte richiamo a una “rivoluzione” nell’Islam, e qualche commentatore si è spinto fino a salutare Al-Sisi come una sorta di riformatore.

Gli islamisti aggrediscono l’Egitto, mentre Washington li ospita

Il califfato attacca nella notte: 27 morti

Egitto, dieci attacchi dei jihadisti nel Sinai: 20 morti e decine di feriti

Quds Press Sinai - infopal - 30/1/2015 - Sono decine i soldati egiziani uccisi giovedì in un attentato di una formazione dello “Stato islamico” (IS) nel nord della penisola del Sinai. Militanti del gruppo “Stato del Sinai” hanno colpito una base militare lanciato razzi e fatto detonare un’auto-bomba vicino al quartier generale della polizia, a un complesso residenziale militare ad al-Arish e a un posto di blocco a Rafah, al confine con la Striscia di Gaza. Il bilancio dei morti è incerto, spiega Quds Press: alcune fonti parlano di 25 morti, altri di 42, e di 70 feriti, tra cui diversi civili.


La polizia vieta il funerale di Shaimaa


In borsa

di Shaima El Sabbagh

Poetessa egiziana, Shaima El Sabbagh è stata uccisa dal regime il 24 gennaio mentre portava fiori rossi a piazza Tahrir, per ricordare l’anniversario delle rivolte del 2011.


Egyptian forces
kill two
young women

Attivista uccisa
al Cairo
tra le braccia
del marito.

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