Erdogan pronto
ad attaccare i curdi ad Afrin.
In barba al diritto internazionale

di Shorsh Surme

 

Mentre i curdi del Kurdistan dell’Iraq stanno difendendo il loro territorio dalle milizie sciite Ashd al-Shabi, che a ben guardare sono peggio dell’Isis, il sultano turco Recep Tayyip Erdogan ieri ha dichiarato di essere pronto a invadere la provincia curda di Afrin, nel Kurdistan Siriano (Rojava).

Raid nelle università 
il giorno dopo 
la fine della marcia 
per la giustizia

 

Oltre un milione di persone hanno partecipato ieri alla giornata conclusiva della grande manifestazione iniziata il 15 giugno. Erdogan risponderà con un mega raduno il 15 luglio e intanto manda la polizia ad arrestare 42 dipendenti di due atenei di Istanbul


Turchia, la marcia per la giustizia continua

di Murat Cinar

Sono ormai passati 15 giorni dall’inizio della “marcia per la giustizia”. Le strade da Ankara a Istanbul hanno visto sfilare migliaia e migliaia di persone. Ora si attendono gli ultimi chilometri e la grande manifestazione finale.


36 anni
di carcere per i bambini curdi intrappolati
a Sur

Erdogan non ha vinto
il referendum,
ma l’Europa è ipocrita

 

Nello spazio dedicato all’informazione parliamo del referendum in Turchia. Con noi al telefono Murat Cinar, giornalista free lance turco che lavora in Italia.

S’inasprisce lo scontro fra Berlino e Ankara, dopo le accuse di “nazismo” lanciate da Erdogan. Il giornale filo-governativo Gunes pubblica una foto della Merkel con le sembianze di Hitler. Le autorità turche arrestano un migliaio di attivisti curdi alla vigilia del Nowruz. Sullo sfondo il voto del 16 aprile. La riflessione di uno studioso e accademico sulle conseguenze della riforma.

Erdogan vola da Putin mentre l’Onu lo accusa della strage
di 2mila persone

 

Sarebbero state uccise durante le operazioni di sicurezza del governo turco tra il mese di luglio 2015 e il dicembre 2016 nel sud est del Paese, denuncia un rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani

occhidellaguerra.it - Feb 25, 2017 - Quattordici attentati, un tentato colpo di Stato, una guerra, quella in Siria, che non vede fine e un’economia che arranca. Il 2016 è stato un anno drammatico per la Turchia. Il 2017 potrebbe essere quello della svolta. Il 16 aprile, infatti, si terrà un importante referendum sulle riforme volute da Recep Tayyip Erdogan. Un voto che determinerà non solo il futuro del Paese, ma anche quello del “Sultano”. In poche parole, la partita che si gioca è questa, come riporta l’Agi: «Se Erdogan vincerà, assumerà poteri esecutivi, trasformandosi formalmente in “capo dello Stato”, una carica che nella sostanza racchiude poteri e funzioni del presidente della Repubblica e del capo dell’esecutivo, nominerà il governo, potrà sciogliere il parlamento e indire nuove elezioni, nominare giudici della corte costituzionale e membri del Consiglio Superiore della Magistratura, riprenderà le redini del partito, a cui la costituzione stessa lo ha obbligato ad abdicare una volta divenuto presidente della Repubblica, ma soprattutto estenderebbe il suo orizzonte politico, azzerando i tempi del mandato in corso e proiettandosi verso il 2029».

Notiziegeopolitiche - 5 gennaio 2017 - Ancora un attentato terroristico in Turchia, a Smirne, dove un’autobomba è esplosa davanti al tribunale della città quando, tre uomini muniti di kalashnikov hanno portato un vero e proprio assalto all’edificio, respinti però dall’intervento degli agenti di polizia. Nello scontro a fuoco che ne è seguito sono stati uccisi due terroristi, mentre un terzo è riuscito a darsi alla fuga. Tra le vittime vi sono un agente di polizia, Fethi Sekin, e un dipendente del tribunale. Lo riporta l’agenzia statale Anadolu, la quale indica che l’esplosione è avvenuta nel parcheggio riservato a giudici e procuratori. Un secondo ordigno, situato a poche decine di metri dal primo, è stato fatto brillare dagli agenti. Il vice premier Veysi Kaynak ha affermato a caldo che “Volevano compiere una grande strage” ed il governatore della città, Erol Ayy?ld?z, ha già indicato la responsabilità dei curdi del Pkk.

La strage
di capodanno
a Istanbul
è un attentato
al processo
di pace in Siria

di Alessandro Sansoni

La deriva mediorientale della Turchia
e dell’apprendista raìs Erdogan

di Alberto Negri

Istanbul,
il sangue
di Capodanno

di Enrico Campofreda