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Gli esperti di Washington accusano la Cina di proseguire con le proprie pretese, costruendo la terza pista di atterraggio nel contestato Mar Cinese meridionale. |
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Cina, non è crisi.
Gabriele Battaglia Intervista Jurgen Conrad
china-files - 01-09-2015 - 05:01:46 - Shanghai è crollata, di nuovo, con un tonfo del -8,5% che ha provocato perdite globali come non si vedeva da tempo. Il panico del rallentamento di Pechino ha colpito tutti: sia gli azionisti cinesi, preoccupati dagli scarsi segnali che arrivano dalla dirigenza, mai così in difficoltà come in questo periodo, che le borse mondiali, tutte impegnate a provare ad arginare quello che ormai è passato alla storia come il «lunedì nero» di Shanghai. |
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Si chiamerà “Jing-Jin-Ji” e sarà la più grande megalopoli di tutti i tempi: 130 milioni di abitanti su 100 mila chilometri quadrati. Ospiterà il cuore dell’impero cinese, ed è già in costruzione, collegata con treni-missile e fondata sull’hi-tech. L’obiettivo è chiaro: diventare la capitale del mondo
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Il potere che si organizza per sfruttare meglio le persone, vedo una grande aspirazione a sottomettere milioni di persone con una pianificazione che distrugge le culture locali, coltivazioni nei campi incluse. Nuovi trucchi che invocano l'eco- compatibilità, ma per superare l'inquinamento di Pechino non basterebbe mezzo secolo. Il lato positivo di questi progetti funzionerà solo per un gruppo ristretto. Su 130 milioni, diciamo che al massimo 20 staranno bene, gli altri saranno spinti verso la schiavitù". |
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Ai Weiwei ha il passaporto, ma il suo avvocato è ancora in carcere
La Cina contro gli avvocati per i diritti umani
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Nelle ultime due settimane la polizia ha fermato più di 200 attivisti, come parte di una nuova campagna avviata dal presidente Xi Jinping «Uno stato che arresta gli avvocati in modo ingiustificato è segnale di un sistema giudiziario che non |
funziona bene» ha spiegato Jiang Ping, già presidente della facoltà di Legge e scienze politiche dell’università di Beijing. «Al contrario, questo è un passo indietro rispetto al dovere dello stato di proteggere gli avvocati». |
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Sulla nuova via della seta
di Alessandra Colarizi
Il progetto noto come One Belt, One Road coinvolgerà un'area rappresentante il 55 per cento del pil mondiale, il 70 per cento della popolazione globale e il 75 per cento delle riserve energetiche. Ma il rischio di un effetto domino minaccia da vicino il Xinjiang, dove è sempre più difficile tirare una linea netta tra le rimostranze contro le politiche culturali portate avanti dal governo cinese e l'infiltrazioni di idee collegate al terrorismo internazionale. |
Sulla nuova via della seta #3
di Alessandra Colarizi
La nuova incognita si chiama Unione economica eurasiatica (UEE), piano di ricomposizione economica varato da Vladimir Putin con l'intento di rendere l'evanescente comunità post-sovietica degli Stati indipendenti (CSI) qualcosa di più solido. Se di nuovo di Grande Gioco si tratta, questo coinvolge ben più di tre rivali. |
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La Primavera del 1955 vide germogliare un nuovo modello di rapporti internazionali che presero forma durante la conferenza di Bandung, un evento, il primo dopo secoli, in cui l’Occidente non catalizzava le attenzioni e non fungeva da arbitro, incrinando la suddivisione in sfere d’influenza che stava caratterizzando il secondo dopoguerra. leggi |
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La Cina ammonisce l’Occidente.
La diplomazia cinese avrebbe ammonito l’Occidente affinchè prenda nella dovuta considerazione le preoccupazioni per la sicurezza della Russia in riferimento alla questione Ucraina.
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Lo zio Xi, l'arte, le masse e lo stato di diritto
La Costituzione
non si filma
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La Cina combatte l'integralismo islamico nello Xinjiang
La silenziosa strage degli uiguri in fuga
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