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La Battaglia per l'Ukraina dal 2013 ad oggi - Chi controlla l'Ukraina, controlla l'Eurasia

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L'Ucraina, nella mente dei guerrafondai occidentali che alla fine del 2013 ordirono il golpe di Euromaidan, era ed è una colonia, una nuova terra da sfruttare. Null'altro. Ma poiché i guerrafondai non possono ammettere pubblicamente la disumanità delle proprie posizioni volte a sostenere guerre di sfruttamento dei popoli, è stato coniato il termine "putiniano", nel tentativo di disprezzare, condannare e isolare chiunque contestasse tali politiche di guerra. Chi oggi viene additato come un putiniano, esprime in realtà un pensiero pacifista, è un soggetto pensante che lotta per la soluzione diplomatica, e spesso è un idealista che, in quanto tale, non si lascia in alcun modo intimidire da gogne o liste di proscrizione le quali, su di lui, hanno come unico effetto quello di rinnovare la spinta ideale. 

Gli ucraini. Sono stati ridotti a pezzetti, non c’è dubbio su questo nonostante ciò che sentiamo dai nostri media mainstream. Quando smetteranno di usare l’Ucraina come ariete contro Mosca? (Colonnello Douglas MacGregor ex consigliere del Segretario alla Difesa) I media vogliono spingere tutti i civili inviati a combattere l’esercito russo a morire in una guerra che non possono vincere. (Larry C. Johnson ex Cia) Il fatto che l'Occidente liberale sia così impegnato a fabbricare falsi crimini di guerra commessi dai russi dimostra tutta la debolezza dello stesso Occidente. La partita sul campo geopolitico è stata già irrimediabilmente perduta. (Cesare Sacchetti, giornalista) Perché, in nome degli interessi americani dovremmo razionare i beni alimentari e il gas, chiudere migliaia di aziende, far morire l’agricoltura e la zootecnia, veder galoppare l’inflazione, avere milioni di licenziamenti? Why? Come giustamente chiede la maggioranza della popolazione italiana: niente armi, niente sanzioni! (Antonio Catalano, giornalista)

di Marco Zorzi - 05/04/2022 - Non posso sapere cosa succeda oggi in Ucraina, però ho memoria. So che, per giustificare il bombardamento di Belgrado, tutte le televisioni spiegarono che in Kossovo era in corso un genocidio e non era vero. So che, per giustificare l'aggressione all'Iraq, tutte le televisioni dissero che Saddam aveva le armi di distruzioni di massa e non era vero. So che, per giustificare l'infame distruzione della Libia, tutte le televisioni dissero che Geddafi stava massacrando il suo popolo e non era vero. So che, per giustificare la guerra per procura contro Siria, tutte le televisioni dissero che Hassad usava le armi chimiche e non era vero. So che, per giustificare un colpo di stato operato in Ucraina ai danni di un presidente regolarmente eletto, tutte le televisioni dissero che la polizia sparava alla folla e non era vero. So che, per giustificare la bieca violenza delle bande neonaziste ucraine, tutte le televisioni dissero che i ribelli del Donbass avevano abbattuto un aereo di linea olandese e non era vero. Non solo le televisioni mentirono, ma lo fecero spudoratamente, usando immagini palesemente false e spesso assegnando alle vittime il ruolo di carnefici e viceversa, con un mostruoso ribaltamento della realtà. Oggi non so cosa sia avvenuto a Boutcha, dove le truppe russe si sarebbero abbandonate a una violenza indiscriminata contro la popolazione civile (e non si capisce per quale ragione, visto che l'esercito russo, se lo volesse, avrebbe a disposizione armi in grado di radere al suolo non solo Boutcha, ma qualsiasi città dell'Ucraina). Una cosa però so di sicuro. I giornalisti della carta stampata e delle televisioni mentono , mentono, mentono. Lo hanno fatto per due anni parlando del Covid, lo fanno ora parlando della guerra.

Cesare Sacchetti -  Sep 21 at 19:05
Il problema dell'Ucraina prima ancora che con il crollo del muro di Berlino è iniziato molti decenni prima, nel 1917 per la precisione. Furono i sanguinari bolscevichi quali Lenin e Trotsky a separare l'Ucraina dalla Russia. Fu la rivoluzione rossa finanziata lautamente dalla finanza sionista di New York a creare una separazione della Russia dalla sua storia. Il discorso di Putin ha messo fine anche alle ultime infauste eredità dell'URSS. Oggi la Russia torna ad essere definitivamente la Russia zarista che è stata per secoli.

"L'Ucraina, è un nuovo e importante spazio sulla scacchiera eurasiatica, è un perno geopolitico perché la sua stessa esistenza come paese indipendente aiuta a trasformare la Russia. Senza l'Ucraina, la Russia cessa di essere un impero eurasiatico. Inoltre: L’Europa è la fondamentale testa di ponte geopolitica dell’America in Eurasia".
Zbigniew Brzezinski – The Grand Chessboard

La domanda chiave, che ognuno dovrebbe farsi è: «Voi siete disposti a immolare voi stessi e i vostri cari per conservare il Donbas e la Crimea a Zelensky, facendo distruggere l’Europa e provocando qualche decina di milioni di morti?» Andrea Cionci

L’anima dell’Ucraina è nascosta dentro al suo nome, il termine “kraj” significa infatti “confine, limite, periferia” e la particella “u” significa “vicino, presso”. La terra presso al confine, questa è ancora oggi l’Ucraina. Ma quale confine? Quello tra oriente e occidente, tra Europa e Russia. Tracciare però una linea di confi- ne netta è impossibile, perché la frontiera tra i due mondi è mo- bile, nello spazio e nel tempo.

Andrea è stato trucidato in Ucraina nel 2014 insieme al giornalista russo e attivista dei diritti umani Andrej Mironov, mentre stavano documentando le brutalità commesse dal Governo Golpista ucraino contro la popolazione civile.

  2013  

Ucraina, il fallimento dell'Europa

Ucraina nel caos: a Kiev assedio alle sedi del governo
La folla circonda il palazzo del governo

Ucraina, manifestanti assaltano palazzo presidenziale. Blitz delle teste di cuoio
22 anni dopo l’indipendenza, la marcia dei 100mila a Kiev

Il capitalismo ci fa schiavi 

La corrispondenza tra una delle promotrici di Pussy Riot Nadia e Slavoj Zizek



In Ucraina il premier si scusa per la repressione.
Ucraina: leader e gregario
I manifestanti filo-europeisti chiedono le dimissioni di Yanukovich
Pronti al dialogo, rivediamo gli accordi.
Ancora scontri nel centro di Kiev

Femen scatenate: Clamorosa protesta contro il presidente ucraino, a Parigi, urinano sulle foto di Yanukovich
Putin ha fatto male i conti


L’Ucraina potrà salvarsi?


Non perdiamo un’altra rivoluzione


2013

Non ci sono prigionieri politici
in Russia
nella foto il Municipio di Kiev

L'opposizione incontra Yanukovich che promette l'amnistia


Appello del Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista d'Ucraina a sostegno delle forze di sinistra e per condannare le azioni della cosiddetta "opposizione" e del partito fascista "Libertà"

Gioco Sporco a Kiev



Un giovane poeta ucraino racconta le manifestazioni contro Janukovyc e la Russia, la minaccia dei provocatori al soldo del governo e le prospettive del movimento. More>

Cosa succede in Ucraina  Le proteste in Ucraina proseguono da giorni: sullo sfondo una spaccatura culturale che segna la storia contemporanea del Paese. 

Are Ukrainians taking the streets for neoliberalism?
Debates over nonviolence and its connection to neoliberalism are nothing new, but the current wave of civil resistance in Ukraine makes them seem especially pressing.
Yanukovich,
gli
equilibrismi del
Presidente ucraino
Breve Cronologia:

Kiev, 11 dic. 2013 - 08:11 - 08:37 - 09:43 - 09:50 - 10:15 -

Kiev, fallito sgombero del municipio