2015. Un anno critico e turbolento
di Raúl Zibechi

Perché gli Stati Uniti hanno deciso di rompere l’isolamento in cui avevano posto Cuba? C’è un cambiamento strategico rilevante nella loro politica estera? Tutto lascia credere che il 2015 sarà un anno difficile per l’America latina e per il mondo intero: le tendenze verso la guerra, la destabilizzazione e il caos sistemico cresceranno probabilmente in modo esponenziale.

Gerald Celente, nella foto, rende noti i Top Trends per il 2015
di Ted Twietmeyer

Il trender globale Gerald Celente e il suo “Trends Research Institute” hanno rilasciato una speciale edizione del “Trends Journal”, dedicata alle previsioni sulle principali tendenze per il 2015.

Le dieci principali tendenze del 2014: un anno di estremi

Il Trends Research Institute, nei suoi 33 anni di attività nella previsione delle tendenze, non ha mai visto un nuovo anno che, come questo, sarà testimone sia di un grave disagio economico e sociale, che di un profondo chiarimento filosofico, oltre che di un ampio “arricchimento” personale.

Guerra, anzi superguerra: il decalogo imperialista
di Giulietto Chiesa

Scrivevo, nel lontano 2002 queste cose. Le ripropongo qui perché magari potrebbero essere utili per il futuro.

Usa, la nuova risoluzione porta davvero alla guerra contro la russia?
di Giulietto Chiesa

Il 4 dicembre 2014 potrà a buon diritto essere incluso nell’elenco delle date che avranno anticipato, o preparato, la terza guerra mondiale.

La divisione del Mondo o l’Impero del caos
di Enric Llopis

“Questo è l’ultimo colpo del capitalismo contro l’umanità”, secondo la politologa ispano-iraniana, Nazanin Armanian. “Il popolo nordamericano ha votato la fine dell’era anti Bush; alcuni degli elementi che sono entrati al Congresso e nel Senato sono peggiori di Bush. Le loro prime dichiarazioni -dirette o indirette- mirano a portare la guerra all’Iran o alla Russia. Fino a che punto lo possano ottenere è discutibile, tuttavia non si può scartare”.

Svelando
di Richard N. Haass

Come rispondere a un mondo in disordine

Tsaturyan: “Terza guerra mondiale nella sua fase decisiva”
di Marina Zenobio

Caduto l’ordine costituito a Yalta e Postdam, non esistono autorità né principi, solo il diritto del più forte in guerre che nessuno ha dichiarato a nessuno

La logica follia bipartisan della guerra infinita
di Paul Street

Lo stato totalitario da incubo immaginato da George Orwell nel suo famoso romanzo distopico 1984, era uno stato di guerra infinita. La popolazione  assoggettata di  “Oceana” veniva tenuta in uno stato perpetuo di odio e di paura militarizzate riguardante una varietà mutevole di altri stranieri supremamente cattivi. La guerra infinita dava impulso all’economia gerarchica e impoverita di Oceana e teneva le masse che lavoravano duramente concentrate su nemici stranieri orribili e minacciosi, furenti e indietreggianti sotto la presunta protezione della loro dittatura multiforme in patria.

Arsenale della democrazia e fabbrica delle guerre.
di Marco Della Luna

Ormai si osserva comunemente che l’arsenale della democrazia continua a intervenire con le sue guerre, coinvolgendo i suoi alleati subalterni, per buttare giù soggetti politici che esso stesso aveva messo su, armandoli e finanziandoli. Pensiamo ai talebani, a Saddam Hussein, a Osama Bin Laden, ai miliziani dell’Isis.

Nuvole nere Incombono
di Noam Chomsky

A ottobre 2014 il Plymouth Institute for Peace Research ha chiesto a Noam Chomsky di commentare alcuni importanti sviluppi mondiali, tra cui la minaccia di una guerra nucleare, l’attuale aggravamento della violenza a Gaza e la crescita dell’ISIS in Iraq. Questi sviluppi tristi e pericolosi colpiscono particolarmente, considerato che sono coincisi con il centenario della prima guerra mondiale. Ciò ci offre un indizio non trascurabile a proposito di quanto i governi abbiano imparato da un secolo di guerre.

Why War Is Good
By Robert Kaplan

Il professore Ian Morris, della Stanford University, nel suo nuovo libro, War! What is it good for? Il conflitto e il progresso della civiltà dai primati ai Robots. Morris, archeologo e storico, sonda migliaia di anni di storia e viene fuori con la tesi, apparentemente sorprendente, che il progresso umano è stato aiutato, piuttosto che ostacolato, dalla guerra.

Gli strateghi USA fanno apertamente apologia della guerra
di Alfredo Jalife

Robert Kaplan, consigliere  politico del Pentagono scrive un’apologia della guerra; domandosi perché la guerra è buona? “Why war is good“

Cómo manejar a China, Según Gral. Wesley Clark, excomandante de la OTAN
de Alfredo Jalife Rahme

Il portale del Consiglio Atlantico ha lodato Wesley Clark, capace di sgonfiare un decennio di guerre Usa, e, trovarndosi sul precipizio di un nuovo conflitto, sostenne che il paese deve tracciare un nuovo corso strategico e non attendere la prossima guerra.

Isis: demolire la Siria e poi far esplodere il Caucaso russo

George Friedman è il presidente di Stratfor, una società che ha fondato nel 1996 e che ora è leader nel campo dell'intelligence globale. Friedman guida la Visione Strategica di Stratfor e supervisiona lo sviluppo e la formazione delle unità di intelligence della società.

Da Pol Pot all’ISIS: “Qualsiasi cosa che vola contro ogni cosa che si muove”
di John Pilger

Nel trasmettere gli ordini del presidente Nixon per un “massiccio” bombardamento della Cambogia, nel 1969, Henry Kissinger ha detto: “Qualsiasi cosa che vola contro ogni cosa che si muove”. Mentre Barack Obama dà il via alla sua settima guerra contro il mondo musulmano da quando gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace, l’isterismo e le bugie orchestrate ci fanno quasi provare nostalgia per l’onestà omicida di Kissinger.

Le nouveau désordre mondial/Esprit/Août/septembre 2014

Le nouveau désordre mondial

Guerre et paix au XXIe siècle

La crise du multilatéralisme

Après le rêve américain, le rêve chinois?

Washington sta distruggendo il mondo
di Paul Craig Roberts

L’atteggiamento aggressivo e insensato che i guerrafondai di Washington hanno assunto nei confronti di Russia e Cina ha mandato in pezzi le conquiste di Reagan e Gorbaciov.

Dietro ai video di finte decapitazioni c’è una ex ufficiale delle forze di difesa israeliane?
di William Engdahl

La medicina legale non è la mia specialità, però certe cose sono così ovvie che un giornalista non può non fare domande dettate dal buon senso. I famigerati video delle “decapitazioni” di due giornalisti statunitensi da parte dell’ISIS, ovvero di IS, Daash o Al Qaeda a seconda delle vostre preferenze, meritano di essere osservati con più attenzione.

Azioni e reazioni nell'epoca del caos imperiale
di Piotr

Russi e Cinesi sanno bene chi siano i mandanti degli attentati. Ma ritorsioni dirette contro di essi causerebbero una guerra atomica. Come reagiranno, allora?

La strategia del caos controllato
di Alvise Pozzi

l trend al ribasso del prezzo del barile che prosegue da tre mesi, ai minimi da più di due anni, è quantomeno insolito alla luce delle sanzioni contro la Russia, della polveriera irachena, della guerra civile libica e dell’ebola in Nigeria. Il prezzo del petrolio sembra per la prima volta stranamente essere immune alle attuali tensioni geopolitiche.

Putin nel 2014 - la Russia va per la sua strada, ma non vuole litigare con nessuno

Il presidente Vladimir Putin ha assicurato gli imprenditori che il potere non devierà dalla linea prescelta nonostante le difficoltà interne e internazionali.

Putin nel 2004. Anticipazione dell'attuale scenario geopolitico

Putin - La Russia si è impegnata a non concentrare determinate quantità di forze militari in alcune località del proprio territorio. Ma cos'è questo? Sarebbe come pretendere che l'America non possa dislocare le sue forze militari, sul proprio territorio, come meglio le aggrada?

La terza guerra mondiale è già iniziata ma pochi se ne sono accorti
di Luciano Lago

L’opinione pubblica occidentale chiede a gran voce un intervento contro le barbarie dei tagliatori di teste del Califfato, ma pochi hanno compreso che la guerra in Medio Oriente è solo una parte di quello che appare come un conflitto ormai generalizzato che sta investendo un’area che va dal Medio Oriente all’Europa, all’Asia, al Sud America. Molti analisti internazionali  (da Paul C. Roberts, a Thierry Meyssan, Alfredo Jalife, ed altri) definiscono ormai apertamente questo conflitto come la “terza guerra mondiale” già iniziata.

Il tempo della fine
di Giovanni Sarubbi

Viviamo il tempo della fine che è anche il tempo della verità. Viviamo il tempo della fine di un sistema sociale, che domina sul piano mondiale, che ha oramai raggiunto un livello di iniquità mai prima raggiunto. Gli imperi, storicamente, hanno fatto tutti una brutta fine.

Il Congresso di Vienna come ispirazione
di Domique Moisi

Chi vuole un nuovo ordine mondiale farebbe bene a ripassare la storia

I piani segreti di Washington
di Paul Craig Roberts

Si potrebbe anche pensare che ormai anche gli americani stiano cominciando a rendersi conto di quel flusso di falsi allarmi che Washington lancia costantemente per ingannare la gente ed per indurla ad appoggiare l’agenda segreta americana. Infatti le Agende segrete hanno avuto un ruolo tanto determinante per così tanto tempo che gli americani stessi ora ci si sono abituati e come dice il proverbio, “il pesce puzza sempre dalla testa”, infatti la puzza di Washington ormai si sente in tutto il paese.

Il papa e la terza guerra mondiale
di Raniero La Valle

C’è stato un momento di commozione quando nel volo verso la Corea il papa ha saputo che l’aereo stava per sorvolare la Cina. Lo ha raccontato ai giornalisti durante il viaggio di ritorno. Ha spiegato che si trovava, in visita, nella cabina dei piloti, quando gli hanno detto che stava arrivando in Cina.

Russia e Cina aspetteranno finché la guerra sarà l’unica alternativa?
di Paul Craig Roberts

Il discorso che Obama ha tenuto all’ONU il 24 marzo è la cosa più assurda che abbia mai sentito in vita mia. E’ assolutamente incredibile che il presidente degli Stati Uniti racconti al mondo intero quelle che tutti sanno essere lampanti menzogne, al contempo dimostrando il doppio-pesismo di Washington e la convinzione che essa soltanto, in quanto gli USA sono eccezionali e indispensabili, ha il diritto di violare ogni legge.

L'Italia in guerra: basta con questa follia

"L'Italia, di fatto, è in guerra: è una follia, dobbiamo dire basta": con queste parole padre Alex Zanotelli, missionario comboniano ed ex direttore di Nigrizia, fortemente impegnato nel sociale e nei movimenti pacifisti, lancia il suo appello da Napoli, dove presta servizio nel Rione Sanità.

"Ecco chi tira i fili del terrore per sovvertire l'ordine mondiale"

Andrea Indini intervista Daniel Estulin

Daniel Estulin: "Il Bilderberg non è più così importante, la vera politica si svolge a un livello sovranazionale, al di sopra dei governi". E fa i nomi di chi governa il mondo da dietro le quinte

Come scacciare la psicosi della Terza Guerra mondiale creata dai media
di Alyona Rakitina

Sembra che ultimamente il mondo sia impazzito. Le notizie dai campi di battaglia non s'interrompono mai ed i mass media incessantemente gonfiano le notizie sull'aumento giornaliero del numero di morti in seguito ai cannoneggiamenti e sulle file dei profughi. Tahir Bazarov, nella foto quì accanto, dottore in scienze psicologiche, professore dell'Università Statale di Mosca, racconta di come non farsi prendere dagli umori da panico e smettere di pensare all'ipotesi dello scoppio della Terza guerra mondiale.

Avvertimento al mondo. La follia degli Usa e della Nato
di Paul  Craig Roberts

Herbert E. Meyer, un pazzo che per un periodo aveva occupato il ruolo di assistente speciale del direttore della CIA durante l’amministrazione Reagan, ha scritto un articolo invitando all’assassinio del presidente russo Vladimir Putin.

Bugiardi nel panico
di Giulietto Chiesa

C'è qualcosa di davvero inquietante in questa forsennata reiterazione di puerili bugie che l'America e l'Europa, istericamente, rovesciano sulle opinioni pubbliche frastornate dell'Occidente.

Il silenzio assordante dei tamburi di guerra.
di Fabrizio Pezzani

L’uomo si trova sempre a fare i conti con la sua natura, oscillante tra aggressività e solidarietà: così i tamburi di guerra continuano a rullare nel cammino della nostra storia.

Gli “utili idioti” e le nuove guerre mondiali dell’Impero
di Angela Lano

E’ sempre più evidente, ma forse non a tutti, che l’Impero ci sta portando verso la terza guerra mondiale. Crisi economica, disoccupazione, crolli finanziari, mancanza di risorse per tutti (che poi non è vero, in quanto sono “solo” mal distribuite) si risolvono da sempre con nuove guerre.


L'Occidente torni a Cristo se vuole sconfiggere il terrore del Califfato
di Piero Gheddo

La società che abbiamo creato ormai scontenta tutti: è una civiltà senz'anima, senza speranza, senza bambini e senza gioia. Tutti fallimenti di una società senza Dio, che ora si chiede cosa fare per affrontare l'integralismo islamico.

Il caos che sfugge di mano
di Sergio Cararo

I tempi in cui ci tocca di vivere stanno diventando cupi e tetri. Pur senza concedere nulla al pessimismo della ragione, sentire un pontefice evocare la terza guerra mondiale, il segretario della Nato non escluderla come scenario, e importanti giornali proporci quotidianamente una mappa dei conflitti che incendiano le regioni strategiche del mondo in cui viviamo, non è certo rassicurante.

L'inizio del capovolgimento del mondo
di Thierry Meyssan

Sotto i nostri occhi, l'aggressione alla Russia è ora guerra finanziaria ed economica. Ma Mosca prepara la strategia russa di fronte all'imperialismo anglosassone e alle ostilità armate con autarchia agricola e nuove alleanze.

Il chiarimento del caos. Perché gli USA usano l'ISIS per conquistare l'Eurasia
di Piotr

Una straordinaria analisi a firma Piotr. Cos'è la Terza guerra mondiale a zone di cui parla il papa. I veri confini del dibattito su ISIS, Di Battista, l'Ucraina, i curdi.

Su Israele, l’Ucraina e la Verità
di John Pilger

Da Counter Punch un’analisi spietata ed inquietante sull’eclissi delle capacità critiche della nostra civiltà.

Che cos'e' questa terza guerra mondiale...
di HS

Il ritmo generale del cambiamento ci sommerge. In ogni paese coloro che non sono in grado di comprendere il nuovo mondo, di adattarsi alla sua dinamica, diverranno i nemici violenti dei loro governi, dei loro vicini più fortunati e, in ultima istanza, degli Stati Uniti. Stiamo entrando in un nuovo secolo americano nel corso del quale diverremo ancora più ricchi, ancora più preponderanti dal punto di vista culturale e sempre più potenti.

Il Papa: "La Terza guerra mondiale è già iniziata"
di Marco Ansaldo

Il dolore di Francesco di ritorno dalla Corea: "Siamo di fronte a un nuovo conflitto globale, ma a pezzetti. Nel mondo c'è un livello di crudeltà spaventosa, la tortura è diventata ordinaria. Sì, un aggressore 'ingiusto' deve essere fermato, ma senza bombardare o fare la guerra". Poi l'annuncio: "Pronto a recarmi in Kurdistan e in Cina"

Washington ha posto il mondo sulla strada della guerra
di Paul Craig Roberts

A meno che il mondo non desideri la morte, il mondo non ha bisogno Washington e Israele.

Spartizione Usa-Cina o Terza Guerra Mondiale

«L’enorme instabilità a livello mondiale non ha precedenti storici», perché «grandissime fette di territori sono governate da instabilità populista, rabbia e perdita del controllo statale». Zbigniew Brzezinski, consigliere strategico di Carter e storico “cervello” dell’egemonia mondiale statunitense, lancia l’allarme: «Non stiamo declinando verso una crisi per la sopravvivenza, ma stiamo perdendo il controllo dei nostri massimi livelli di abilità nell’affrontare sfide che, sempre più, molti di noi riconoscono essere fondamentali per il nostro benessere» dice Brzezinski in un colloquio con David Rothkopf

Il silenzio, il presente, il senso delle cose
di Simone Perotti

Simone Perotti è da maggio in navigazione sulla nave Mediterranea, con un progetto unico che lo porterà fino al 2018 nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mar Rosso. Dalla nave legge e vede quanto sta accadendo nel mondo. Ospitiamo le sue riflessioni. Grazie Simone.

Chi fa crescere i califfati sanguinari e perché: un' analisi controcorrente.
di Fausto Carotenuto

Il califfato sanguinario siro-iracheno ISIS continua a crescere. Le sue truppe raccogliticce, prive di aviazione e di forze corazzate, avanzano come se fossero i mongoli di Gengis Khan. Senza trovare apprezzabili resistenze nel pur ben equipaggiato esercito iracheno. Dotato di blindati, artiglierie e di aviazione. Qualunque esperto di cose militari sa bene che la presenza o meno di queste componenti fa una enorme differenza sul campo di battaglia. Ma in Iraq no... Come mai?

Chi parla di terza guerra mondiale?
di Giulietto Chiesa

La prima cosa che mi colpì, nel momento in cui Viktor Yanukovic fu rovesciato da un colpo di stato plateale, fu la sua apparente inutilità. Perché mettere in atto un golpe se Yanukovic poteva essere tranquillamente tolto di mezzo tra un anno con regolari elezioni?

Le soglie dell'orrore
di Sergio Cararo

L'ultimo mattatoio scatenato da Israele a Gaza ha alzato l'asticella delle vittime: quasi 1900, più dell'operazione Piombo Fuso che aveva segnato la soglia precedente di una asimmetria del dolore e della brutalità militare in una Palestina da 66 anni alle prese con l'occupazione coloniale israeliana.

Comanda solo il business, ecco perché il mondo è nel caos

«Mentre la terza guerra mondiale non è stata formalmente dichiarata, i conflitti di tutto il mondo stanno raggiungendo livelli mai visti dal 1944», anche se per la grande maggioranza di persone in tutto il mondo «le notizie su questi conflitti sono solo parte della cronaca quotidiana». Per Roberto Savio, editore di “Other News” e fondatore dall’agenzia di stampa Ips, Inter Press Service, l’opinione pubblica ha semplicemente rinunciato a tentare di capire quello che sta succedendo, giorno per giorno.

The Real Axis of Evil: United States, Israel, and Saudi Arabia
by William Hanna

... Nei consigli di governo, dobbiamo guardarci dall'acquisizione di influenza indebita, sia richiesta che non cercata, da parte del complesso militare-industriale. Il potenziale per l'ascesa disastrosa di poteri maldisposti esiste e persisterà.

L’Unione europea nel contesto del Mediterraneo
di Giovanni Caprara

In occasione dell’incontro tra i presidenti Aal-Sisi e Renzi, quest’ultimo ha ridisegnato il ruolo dell’Egitto ed ha ribadito la centralità del Mediterraneo, affermando che l’Europa, se vuole affermarsi come attore strategico a livello globale, deve garantire la stabilità dell’area.


Indignazione
di Noam Chomsky

Quasi ogni giornata ci reca notizie di crimini terribili, ma alcuni sono tanto odiosi, tanto orrendi e malvagi da far sembrare minore tutto il resto. Uno di questi rari eventi ha avuto luogo il 17 luglio, quando il volo MH17 della Malaysian Airlines è stato abbattuto in Ucraina Orientale, uccidendo 298 persone.

La Rabbia dell'Imperatore: Lasciate che il Chaos avvolga il mondo!
di James Petras

Regna il caos e si diffonde, mentre i leader infuriati di Stati Uniti ed Europa, insieme con i loro clienti e alleati perseguono guerre genocide. Guerre mercenarie in Siria; Terrore e bombardamenti di Israele su Gaza; guerre per procura in Ucraina, Pakistan, Iraq, Afghanistan, Libia e Somalia. Decine di milioni di profughi fuggono le scene di distruzione totale. Nientepiù  è sacro. Non ci sono santuari. Case, scuole, ospedali e intere famiglie sono presi di mira per la distruzione.

Crisi e guerre: mondo barbaro, altro che progresso
di Giovanni Fez

Il velo di civiltà con cui si era tentato di ammantare e nascondere la barbarie si fa sempre più sottile, quasi scompare. Dopo la seconda guerra mondiale potenze più e meno grandi si erano ripromesse solennemente che mai più avrebbero avuto luogo simili tragedie. Eppure, ogni giorno abbiamo sotto gli occhi guerre nuove e vecchie, vittime innocenti, genocidi, soprusi e vessazioni.

Europei svegliatevi, o entro il 2018 siamo tutti in guerra

La divisione del mondo in due blocchi, l’Occidente e tutti gli altri, non è un’ipotesi pessimistica, ma una realtà che si sta concretizzando sotto i nostri occhi. Gufi e Cassandre non c’entrano. Contrapposizioni, blocchi oligarchici e pericolo di guerra sono reali. Seguono alcuni fatti che cerchiamo di interpretare, proponendo anche una possibile “uscita di sicurezza”.

Vi siete mai chiesti perche' il mondo e' un simile caos?
di Roberto Savio

Dedicato alle generazioni dei più giovani. Mentre la terza guerra mondiale non è stata formalmente dichiarata, i conflitti di tutto il mondo stanno raggiungendo livelli mai visti dal 1944.

Falluja e Gaza
di Juan Cole

Ci sono delle cose come i gruppi terroristi che fanno un sacco di danni e che mancano di qualsiasi significativo supporto politico e sociale. Potrebbe forse capitare che tali gruppi possano essere sconfitti da operazioni di contro-terrorismo.
Altri cosiddetti gruppi terroristi sono più organici e nascono dalla profonda sofferenza e dalle lamentele di un’intera popolazione.

Occhio per occhio e il mondo diventa cieco
di Nanni Salio

Con che cosa ha che fare la storia – Guardate questa mappa della storia
di Johan Galtung

John B. Sparks fece una mappa della storia nel 1931—aggiornata nel 2010 (Metro Books) – una lunga mappa verticale su “popoli e nazioni in 4.000 anni”.

Il ritorno di George Orwell e la guerra del Grande Fratello alla Palestina, all’Ucraina e alla verità
di John Pilger

L’altra sera ho assistito a 1984 di George Orwell messo in scena sul palcoscenico di Londra. Pur reclamando a gran voce un’interpretazione contemporanea, l’avvertimento di Orwell circa il futuro è stato presentato come un’opera d’epoca: remota, non minacciosa, quasi rassicurante. E’ stato come se Edward Snowden non avesse rivelato nulla, il Grande Fratello non è oggi uno spione digitale e lo stesso Orwell non ha mai detto: “Per essere corrotti dal totalitarismo non occorre vivere in un paese totalitario”.

Il triangolo fatale: la Russia, l’Ucraina e gli ebrei
di Israel Shamir

I basso-rilievi erotici dei templi indù, con le loro posizioni che sfidano la gravità e le leggi dell’anatomia, hanno ormai della concorrenza, con la crisi ucraina. Ogni parte vuole avere gli ebrei dal suo lato, pretendendo che l’altra parte sia antisemita e tuttavia manovrata dagli ebrei contemporaneamente. Questa posizione insostenibile e kamasutresca è il risultato di una serie di alleanze estremamente confuse.

Lo Stato islamico, il "progetto di califfato" e la "guerra globale al terrorismo"
di Michel Chossudovsky

Il mito di Al Qaeda e la minaccia del "nemico esterno" è sostenuto attraverso una vasta propaganda dei mezzi di comunicazione e del governo.

Il futuro che ci aspetta
di Eugenio Benetazzo

Se sei nato agli inizi degli anni Settanta, hai vissuto l’infanzia pensando che il tuo futuro da adulto sarebbe stato molto simile a quello che rappresentava allora la pubblicità del Mulino Bianco.

I crimini di guerra di Washington. Dall'Africa al Medio Oriente, fino all'Ucraina.
di Paul Craig Roberts

Qualcuno potrebbe pensare che la repulsione della ''comunità mondiale'' nei confronti di Washington per le stragi indiscriminate di civili in otto paesi del mondo, avrebbe condotta il Tribunale per i Crimini di Guerra ad emettere un mandato per l'arresto dei presidenti Clinton, Bush, Obama e tanti altri funzionari dei loro regimi.

Il futuro che ci attende
di Paolo Raffone

La divisione del mondo in due blocchi, l’Occidente e tutti gli altri, non è un’ipotesi pessimistica, ma una realtà che si sta concretizzando sotto i nostri occhi. Gufi e Cassandre non c’entrano. Contrapposizioni, blocchi oligarchici, e pericolo di guerra sono reali. Seguono alcuni fatti che cerchiamo di interpretare, proponendo anche una possibile “uscita di sicurezza”.

Per fortuna sono proteste senza progetto. Parola di Aspen
di Dante Barontini

Uno studio alquanto originale, commissionato da uno dei think tank che “orientano le leadership” del mondo capitalistico. Parliamo dell'Aspen Institute, finanziato ampiamente da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali.

<Ivan Krastev

L’Anima dorata
di Scott Thomas Outlar

Una rivoluzione dall’anima dorata sta uscendo dall'uovo cosmico. Nuove prospettive. Freschi paradigmi.

Ma Putin crede davvero che gli Usa siano il regno dell'anticristo?
di Michael Snyder

Alexander Dugin, nella foto, l'uomo conosciuto come la mente di Putin, crede che il Nuovo Ordine Mondiale, guidato dagli USA, sia il "regno dell'Anticristo" e che un giorno la sua distruzione sarà inevitabile. Questa parafrasi di un neo Eurasiatismo immagina un inevitabile conflitto tra Eurasia (dominata dalla Russia) e un Nuovo Ordine Mondiale-atlantista e occidentale nel corso del quale le forze dell’egemonia liberale globale saranno sconfitte.

Genocide, great wars, and other human depravity
By John Chuckman

The word genocide, coined in 1944 in an effort to describe what the Nazis called “the Final Solution” and what today we call the Holocaust, attempted to distinguish the crime of killing people of a certain identity in such great numbers that you tried eliminating them as a group.

Come possiamo cambiare?
di Gustavo Esteva

La necessità di resistere alla violenza delle politiche di rapina ed espropriazione, della nostra possibilità di decidere come vivere è largamente diffusa. Milioni di persone sono pronte a tutto per difendere o conquistare il diritto di chiedere  di cambiare le cose o il mondo. È una tradizione antica, forse un’eredità monarchica che deriva da quando bisognava davvero chiedere tutto al re. L’esperienza dice invece che i cambiamenti profondi non arrivano dall’alto. 

Come cambia la mappa del potere mondiale
di Aldo Giannuli

Nella prima metà del 2014 si sono verificati diversi avvenimenti che determinano conseguenze di grande importanza, tali da far muovere gli equilibri mondiali e delineare nuove tendenze: crisi ucraina, evoluzioni della situazione mediorientale, elezioni europee, elezioni in India. Mentre si profilano altre dinamiche come la crisi dei paesi emergenti, a cominciare dal Brasile, ma che potrebbe registrarsi - anche se in modo meno drammatico - in Cina. Il principale avvenimento è stato certamente la crisi ucraina le cui ripercussioni sono ancora in pieno svolgimento.

Canonizzazioni, il dato rimosso

Nella giornata di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II viene rimossa la teoria giovannipaolina dell'ingerenza umanitaria

Pasqua, la vittoria sulla morte e l'impotenza
di Bernardo Cervellera

Pasqua, col suo messaggio di vittoria sul male e sull'inferno, è arrivata. Eppure se guardiamo alla situazione del mondo e dell'Asia in particolare, prende un certo sconforto.

La Carneficina il Banco di prova della Storia
di Ian Morris

Come la guerra ha creato la civiltà nel corso degli ultimi 10.000 anni, e minaccia di distruggerla nei prossimi 40.

Avevo 23 anni quando ho rischiato di morire in battaglia.

La scossa di Kiev arriva in Medio Oriente
Maurizio Melani
Ambasciatore d'Italia

La situazione mediorientale, con l'intreccio delle crisi per le quali si erano aperti diversi percorsi negoziali nei mesi scorsi, rischia di risentire sensibilmente della vicenda ucraina e della contrapposizione che questa ha determinato tra Stati Uniti ed Europa da un lato e Russia dall'altro.

Il futuro della libertà è solo sulle nostre spalle
di Tyler Durden

Se permetteremo che ci prendano per babbei o che si credano che siamo gente che fa il tifo per la Russia, o se vogliono mischiarci con quelli che stanno sempre dalla parte di chiunque non la veda come il nostro governo, allora avremmo perso la nostra battaglia. Saremo inghiottiti, anche noi, dalla marea della guerra, pur sapendo di avere intorno solo delle comparse, solo dei falsi profeti, attori che recitano una parte di un dramma umano.

Il punto di svolta della transizione globale è arrivato. Vive La Revolution
di Nafeez Ahmed

L’alba dell’era post-carbone segna la fine del vecchio sistema dei combustibili: è tempo di accelerare la transizione

Quello che accade in Ucraina e quello che accade nel tuo quartiere
di Alberto Rizzi e Andrea Strozzi

Si era partiti parlando di invasione e invasori, il mondo occidentale lanciava strali contro la Russia - partendo dal lontano "là", impariamo anche a capire il più vicino "qua". Vi proponiamo un contributo da “Low Living High Thinking” sull’evoluzione della “polveriera diplomatica” russa.

La transizione uni-multipolare e i nuovi pivot
di Tiberio Graziani

La transizione uni-multipolare costituisce il carattere significativo dell’attuale dinamica geopolitica mondiale. Nell’ambito di tale movimentato contesto, l’analisi geopolitica, pur adottando nuovi modelli di indagine, appropriati alle esigenze del divenire degli scenari internazionali, riscopre, valorizzandoli, i criteri classici della geopolitica quale scienza multidisciplinare. La tradizionale dicotomia terra-mare, che ha visto nel corso del secolo passato, quali oppositori emblematici, le superpotenze statunitense e sovietica, si rivela nuovamente uno schema utile alla comprensione dei rapporti altalenanti tra Pechino e Washington, con particolare attenzione alla questione del controllo del Pacifico.

L’asse Mosca-Pechino a tutta velocità contro il dollaro
By Tyler Durden

I Secoli Bui sono scesi di nuovo
di Daniel Patrick Welch

Non c'è bisogno di applicare la verità

Giovani arrabbiati stanno rendendo il mondo meno stabile
di Gwynn Guilford

Secondo alcuni analisti, squilibri di genere in grado di alimentare conflitti e rivoluzioni.

Ricominciamo a discutere le nostre strategie
di Raúl Zibechi

Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo

La crisi di queste ore in Ucraina, con la dichiarata scissione della Crimea appoggiata dalla Russia di Putin, meriterebbe una scheda conflitto nuova.

Il 2014 è una polveriera: i conflitti più preccupanti dei prossimi mesi

L’anno più violento dopo la seconda guerra mondiale

Sono stati 414 i conflitti combattuti nel 2013, venti di questi catalogati come guerre. E’ quanto emerge dal “Barometro” diffuso dall’istituto di Heidelberg per l’indagine sui conflitti internazionali.

Elite Globalista e Rischi di Rivolta
di Luciano Lago

Nelle lussuose sale dei club esclusivi dove si riuniscono i personaggi della Elite finanziaria che mantiene il controllo del sistema economico mondiale, una sottile inquietudine serpeggia da tempo: sarà possibile una rivolta di masse giovanili di alcuni grandi paesi contro l’ordine imposto dalla globalizzazione?

L’occidente fabbrica “movimenti d’opposizione”
di Andre Vltchek

Che cosa sta succedendo? Le amministrazioni elette dal popolo in tutto il mondo stanno diventando irrilevanti, mentre il regime occidentale crea e poi appoggia “movimenti di opposizione” violenti, mirati a destabilizzare ogni stato che ostacola il suo desiderio di controllare completamente il pianeta?

L’orrore della guerra in Siria: la speranza di pace con l’Iran
di Rami El-amine

La radicalizzazione e l’instabilità caratterizzano gran parte del globo mentre il 2013 giunge al termine. Proteste massicce, prolungate hanno fatto quasi cadere i governi della Thailandia e dell’Ucraina, conflitti settari e tentativi di colpi di stato sono costati la vita a oltre mille persone sia nella repubblica Centrafricana che nel Sudan meridionale e hanno fatto spostare centinaia di migliaia di persone nei paesi confinanti. Omaggi alla giustizia e alla pace hanno contrassegnato la morte del grande combattente per la libertà, Nelson Mandela, ma in pochi luoghi a quelle nobili parole pronunciate al suo funerale corrispondono dei fatti.

Medio Oriente, il flop di Kerry
di Michele Paris

Affrontando pubblicamente la crisi in Iraq, dove il governo centrale del premier Maliki sta combattendo milizie integraliste sunnite nella provincia occidentale di Anbar, qualche giorno fa il segretario di Stato americano, John Kerry, oltre ad escludere il ritorno nel paese mediorientale di soldati USA, ha definito quella in corso come una battaglia che appartiene esclusivamente agli iracheni.

Cosa ha in serbo il 2014 per il Medio Oriente?
di Rami G. Khouri

Il puzzle incompleto delle nuove alleanze
di Roberto Toscano

In cerca di equilibrio tra pluralità di visioni, valori e fine della vecchia egemonia occidentale

Medio Oriente in pezzi, la road map 2014
di Tommaso Canetta

Dalla Siria all’Iran, dal golpe egiziano alla crisi turca, nell’area tutto sta cambiando

True and false narratives of genocide in Egypt and Syria
By Dr Abdul Wahab Al-Effendi

The narrative of the Syrian revolution has been transformed from a story of peaceful protests demanding democracy to a civil war involving all members of Syrian society ... Recently, the situation in Egypt has begun to resemble Syria in that everyone is saying that it is on the brink of civil war; it is clear that Egypt is engaged in a raging civil conflict.

Inevitable clash
by Sami Kleib

Riyadh's determination to pursue its war with Iran via its salafi proxies poses a threat to the region as a whole and to Lebanon in particular, says Sami Kleib